Meritevole di maggiore conservazione e tutela. A breve il bando per l´acquisizione della aree
ALGHERO - Le aree costiere minacciate dalla presenza umana o dal degrado ambientale saranno acquisite al patrimonio regionale attraverso la Conservatoria delle Coste. E Alghero, sembrerebbe essere tra le aree maggiormente esposte al pericolo e meritevoli di protezione. Da La Speranza a Poglina a sud della città, a tutta la fascia costiera di Porto Conte e Tramariglio fino al promontorio di Capo Caccia: La Conservatoria delle Coste punta gli occhi sulle coste di Alghero.
L'annuncio è stato dato direttamente dall'assessore alla protezione dell'Ambiente Cicito Morittu, nel corso della presentazione della campagna di sensibilizzazione sui litorali dell'Isola, al via oggi proprio dalla cittadina catalana. A breve sarà pubblicato il bando per l'acquisizione di aree costiere da tutelare. Ma tra le aree che sono già state individuate vi sono quella di Alghero, inserita insieme alle zone costiere ex minerarie e le isole minori come Budelli o Mal di Ventre. Il modello di gestione integrata dovrebbe seguire quello gia' adottato in altre aree protette (come Bidderosa), dove è in vigore una sorta di ecotassa con cui vengono tutelate le aree.
I compiti dell'Agenzia, come ha ricordato l’assessore Morittu, "sono di indirizzo, guida e coordinamento", delegando i ruoli operativi ai soggetti locali e ai gestori delle aree Sic. L'avviso pubblico sarà utile per la prima ricognizione: significa invitare, attraverso un accordo bonario, i proprietari alla cessione di zone a rischio degrado o minacciate da pressioni urbanistiche o commerciali.
«Il nostro interesse - ha proseguito l'assessore - è mettere in sicurezza le aree costiere più sottoposte a maggior rischio». Il bando, che sarà pubblicato a breve e rimarrà aperto fino alla fine di ottobre, sarà il primo passo per sondare la disponibilità del mercato alla contrattazione. «Laddove però si evidenziassero minacce per la tutela dell'area potremmo procedere anche a forme di esproprio, giustificate da un superiore interesse pubblico indirizzato alla tutela», ha precisato Morittu, ricordando che l'avviso pubblico potrà contare inizialmente su una disponibilità finanziaria di 500 mila euro, in attesa di uno stanziamento ulteriore nel bilancio 2009 di circa 1 milione e mezzo di euro.

Nata sul modello del "National Trust" inglese e del "Conservatoire du littoral" francese, l'Agenzia può infatti gestire i beni immobili costieri di rilevante interesse paesaggistico e ambientale facenti già parte del patrimonio e del demanio regionale, ma anche acquisire i territori costieri dall'equilibrio ecologico più fragile o a rischio di degrado e compromissione, sia attraverso accordi con Amministrazioni statali o locali o Enti pubblici, sia mediante donazioni, acquisti attraverso sottoscrizioni pubbliche, permute con privati. Dopo l'acquisizione, la Conservatoria potrà attuare i lavori di ripristino naturale delle aree denominate "Aree di Conservazione Costiera" e poi predisporre i piani di gestione, la cui cura potrà essere successivamente affidata agli Enti locali, a cooperative, società di servizi o associazioni ambientaliste che dovranno, comunque, assicurare l'accesso al pubblico.