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Red 8 settembre 2008
«Fermo biologico della piccola pesca un falso»
Pesante accusa di Giovanni Delrio: Si tratta di “Fermo Assistenziale”, fortemente voluto da esponenti sindacali e politici per distribuire a “finti pescatori di mare” denaro pubblico prelevato dai contribuenti sardi
«Fermo biologico della piccola pesca un falso»

ALGHERO - «Nessuna motivazione scientifica è in grado di giustificare la definizione di “fermo biologico” utilizzata per la sospensione della piccola pesca dal 22 settembre al 5 novembre 2008».

Così Giovanni Delrio, presidente del Comitato Pescatori del Nord Sardegna, che precisa come durante il dibattito in seno al “Comitato Tecnico Consultivo Regionale per la Pesca”, non siano emerse motivazioni scientifiche tali da giustificare l’arresto delle attività di piccola pesca quale “Fermo Biologico”.

«Al contrario - sottolinea Delrio - è stato affermato con chiarezza che si tratta di “Fermo Assistenziale”, fortemente voluto da esponenti sindacali e politici per distribuire a “finti pescatori di mare” denaro pubblico prelevato dai contribuenti sardi, intendendo come finti pescatori quelli che non traendo reddito dalla pesca in mare sarebbe più corretto denominare agricoltori o allevatori».

«Di “Fermo Biologico” si può correttamente parlare riguardo alla sospensione in atto (dal 25 Agosto al 8 ottobre 2008) della pesca a strascico, periodo che coincide con la crescita di molte specie di novellame e con la deposizione delle uova dei gamberi. Fermare i pescherecci a strascico per 45 giorni significa pertanto - precisa il pescatore algherese - apportare un beneficio effettivo alla risorsa ittica e porre i presupposti per una migliore produttività nel futuro».

Benefici di questo tipo sono del tutto assenti al contrario nel cosiddetto “Fermo Biologico della Piccola Pesca” effettuata con reti da posta, nasse e palangari, attrezzature altamente selettive, incapaci di interferire con il novellame, la vera e unica risorsa da proteggere.

L’unico “vantaggio” apportato dal falso “fermo Biologico” - continua Delrio - sarebbe quello determinato dal mancato prelievo del pesce da parte della piccola pesca. «Peccato che tale piccolo beneficio verrà immediatamente azzerato dal rientro della pesca a strascico che potrà liberamente operare nei fondali tradizionalmente utilizzati dalla piccola pesca dove per ben 28 giorni non troverà nemmeno l’ostacolo delle attrezzature da posta».

Al “sacrificio” dei piccoli veri pescatori di mare non corrisponderà certamente nessun vantaggio - sottolinea Delrio annunciando che il Comitato Pescatori Nord Sardegna intende battersi affinché non vengano più decisi questi “Falsi Fermi Biologici” o che quanto meno sia data la facoltà di aderirvi, lasciando libertà di scelta a chi vuole svolgere il proprio lavoro.

Sostiene inoltre che meglio sarebbero impiegate le risorse finanziarie disponibili installando a mare dissuasori in grado di proteggere permanentemente il novellame e costituendo delle oasi di ripopolamento.
E auspica la presenza di tecnici anziché sindacalisti e politici all’interno del “Comitato Tecnico Consultivo Regionale per la Pesca”.




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