Cor
10 ottobre 2008
Scuola, 500mila in piazza contro il decreto Gelmini
Mobilitazione in tutta Italia per dire no ai provvedimenti e ai tagli del governo. A viale Trastevere ricevuta dai funzionari del ministero una delegazione che ha chiesto un referendum sulla riforma

ROMA - Oltre 500mila studenti hanno animato oggi (venerdì) le piazze di 90 città italiane per dire no alla riforma Gelmini e alla politica dei tagli. «Ci mobilitiamo - hanno spiegato gli studenti - contro i tagli di 8 miliardi di euro alla scuola pubblica, che è la vera riforma messa in campo dal governo Gelmini-Tremonti-Berlusconi».
Il corteo a Roma, con partenza a Piazza di Porta San Paolo, si è snodato attraverso via del campo Boario, via Zabaglia, ponte Sublicio fino ad arrivare a viale Trastevere. Una delegazione è stata ricevuta da Luciano Chiappetta, direttore generale del Personale della Scuola e da Sergio Scala, direttore generale per gli studenti. Nel corso dell'incontro con i funzionari, giudicato «poco soddisfacente» in quanto non sono state date «risposte politiche», è stato chiesto un referendum fra tutti gli studenti italiani per conoscere e ascoltare ciò che realmente pensano della riforma e «se non lo farà il ministro il referendum lo faremo noi stessi, attraverso i nostri siti entro novembre».
Tra le proposte formulate dai ragazzi ai dirigenti una legge organica nazionale sul diritto allo studio e l'estensione dei benefici della Carta dello studente anche agli studenti universitari. Sono stati quindi chiesti un decreto che illustri una casistica concreta in base alla quale può essere assegnato il voto di condotta ma anche maggiori stanziamenti per l'edilizia scolastica. I ragazzi hanno quindi sollecitato un incontro urgente con il ministro Gelmini nonché la riattivazione dei luoghi formali di discussione, quale il Forum delle associazioni studentesche e del Cnsu.
Intanto, la lotta dei consumatori per una scuola al passo con i tempi e le esigenze dei lavoratori e degli alunni è al centro di una nuova iniziativa di Francesco Tanasi, segretario nazionale del Codacons e promotore del movimento 'Salvare la scuola italiana', che ha annunciato la nascita del 'Comitato nazionale Insegnanti e Genitori Vittime della Gelmini', che ha già le sue prime due sedi a Roma e Catania e che entro il mese di ottobre sarà presente in tutte le regioni italiane.
Nella foto la protesta dei giorni scorsi ad Alghero
|