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Red
27 ottobre 2008
"Progetto grotte sommerse", Alghero c´è
L’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana è stata scelta dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo di uno studio degli ambienti sottomarini

ALGHERO - L’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, grazie alla richiesta presentata nel 2007 dal direttore Gianfranco Russino, è stata scelta, insieme ad altre due aree marine protette in Italia, dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare per lo sviluppo di uno studio degli “ambienti di grotte sommerse”, affidato al CoNISMa (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare).
Lo studio del CoNISMa, a cui l’area marina protetta collaborerà con i propri esperti, amplierà il quadro conoscitivo delle grotte del distretto marino di Alghero avviato dall’AMP con gli interventi già conclusi (progetti GIS e Chelon) e con il progetto “Grotte sommerse” (codice Habitat 8330) che prenderà il via tra breve con la collaborazione scientifica dell’Università di Sassari.
Le grotte sommerse, che si trovano numerose nella penisola di Capo Caccia e di Punta Giglio, costituiscono ambienti delicati in cui si rinvengono specie animali di particolare interesse come il famoso corallo rosso.
Il primo incontro tra il Consorzio e l’area marina protetta, che parteciperà con il Presidente della Commissione di riserva dott. Ettore Martometti, avverrà, nel prossimo mese di Novembre, a Lecce in occasione del 6° Convegno CoNISMa.
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