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A.B. 4 novembre 2008
«Stop al bancomat Parco di Porto Conte»
Il Centro Studi del Circolo della Libertà di Alghero, dopo aver analizzato i bilanci degli ultimi cinque anni, propone la sua ricetta per cambiare le cose
«Stop al bancomat Parco di Porto Conte»

ALGHERO – Il Centro Studi dell’Associazione Circolo della Libertà di Alghero, torna sui bilanci del Parco di Porto Conte. Nel dicembre 2007, l’analisi si era rivolta ai bilanci dal 2003 al 2005 ed alle connessioni col “sistema politica”, mentre la seconda, nel giugno di quest'anno, puntava il dito sul resoconto 2006, in particolare i costi riservati ai Revisori dei Conti e l’aumento delle indennità per gli amministratori. Stavolta, il Centro Studi si è interessato ai bilanci dal 2003 al 2007.

«La fonte sono gli stessi bilanci dell’Azienda Speciale e l’elaborazione del nostro Centro Studi – spiegano - La cifra che fa rabbrividire è quella di 1.132.82 di euro impegnati per pagare le spese correnti che non hanno portato niente all’Azienda Parco di Porto Conte, portandoli invece al famigerato “sistema politica”. Ci ha lasciato un po’ sgomenti il bando emesso dal Parco per la ricerca di un direttore – viene sottolineato - il quale diceva chiaramente che lo si poteva pagare per i primi sei mesi. Ma come – si chiedono - una figura così importante, come si evince dallo statuto del Parco stesso, pagato per così poco tempo? Si diceva che non c’erano soldi – proseguono - Se invece i signori politici degli incarichi avessero lasciato nelle casse del parco quei danari , il direttore del Parco lo si avrebbe assunto già da un pezzo. Dotando l’Area Protetta anche di un piano sempre previsto dallo statuto».

La ricetta per invertire la tendenza, secondo il Centro Studi è semplice. «Come si potrebbe far finire questo bancomat? Cambiando lo statuto, eliminando gli amministratori, il Consiglio Direttivo, il dirigente, i costi per le consulenze, i revisori dei conti etc. Per quanto riguarda la guida politica lo si può tranquillamente fare mettendolo sotto le ali dell’Assessorato al Turismo, creando così quella sinergia per allargare la varietà di turismo che viene ad Alghero».

Ma l’organo del Circolo della Libertà di Alghero prosegue nella sua perlustrazione dei conti. «Quest’analisi riguarda le spese correnti, non prende in esame i denari entrati e spesi per i vari progetti, per i quali non ci hanno mai detto quali risultati positivi hanno portato per la popolazione. Precisiamo che le analisi dei bilanci hanno lo scopo esclusivo di mettere a conoscenza l’opinione pubblica di come vengono spesi i soldi pubblici. Non vuole essere un atto d’accusa verso nessuno. Sappiamo benissimo – proseguono - che questa è la politica degli incarichi e dei contentini, senza controllare la qualità della spesa e tantomeno del raggiungimento degli obiettivi. Se questo sperpero di denaro continuerà sarà nostra cura intervenire presso l’opinione pubblica in maniera più efficace. Invitiamo i signori politici – concludono - quelli che hanno a cuore la moralità del buon padre di famiglia, di venir fuori, di farsi sentire e darci una mano a chiudere questo vergognoso sperpero di denaro».



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