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Antonio Sini
12 giugno 2004
Le spiagge della Riviera del Corallo ricche di semi di posidonia
E’ stata una grande stagione di riproduzione per la pianta acquatica, la presenza di semi sulla battigia lo dimostrano inequivocabilmente e il mare di Alghero gode di ottima salute

“Che schifo queste alghe, e guarda quante ghiande”diceva la signora turista al marito intento ad osservare il moto ondoso che trasportava sedimento marrone e lo piaggiava. Noi, che sappiamo cosa sia effettivamente, ci siamo permessi di dire che si trattava di posidonia, ed era una pianta che dava dimostrazione di un mare pulito scevro da inquinamento. Chissà se ci avrà creduto! Ma la novità in assoluto che ci ha colpito è stato nel vedere per la prima volta, sulla battigia della spiaggia, i semi della Posidonia, taluni dischiusi marciti, taluni intatti a forma di ghianda. La foto lo dimostra.
La Posidonia oceanica è la pianta sottomarina più importante del nostro mare. Nonostante il nome scientifico, di oceanico ha davvero poco, infatti vive solo nel Mediterraneo. La posidonia cresce sui fondali sedimentosi, dove affonda le radici. Può essere considerata la “fabbrica di ossigeno” del mare: un metro quadrato di Posidonia, infatti, produce circa 14 litri di ossigeno al giorno. Questa pianta forma grandi praterie sommerse, anche in acque molto basse e spesso costituisce una vera e propria barriera contro le onde, proteggendo la costa dal fenomeno dell’erosione. La posidonia si riproduce sia per propagazione delle radici, dalle quali si ergono nuove piante, sia per attecchimento del seme. Il processo avviene in questo modo: di tanto in tanto (non ogni anno) la posidonia fiorisce e ai primi dell’estate produce dei frutti, che maturano e si distaccano dalla pianta. Grazie a una goccia d’olio che li rende leggeri, i frutti salgono in superficie e vengono trasportati dal vento e dalle correnti, poi marciscono e si aprono, liberando i semi. Questi cadono sul fondo e, se trovano “terreno adatto”, attecchiscono e generano altre piante. I frutti della posidonia hanno l’aspetto di ghiande e ciò indusse Aristotele, che durante le sue passeggiate in riva al mare vedeva spesso queste “ghiande” trasportate dalle onde, a giungere alla conclusione che il fondo del mare fosse tappezzato da foreste di querce. Quindi questa è stata una grande stagione di riproduzione della posidonia, la presenza di semi sulla battigia lo dimostrano inequivocabilmente, e il mare di Alghero gode ottima salute, peccato che si siano spiaggiati forse dove non potranno attecchire. Altro che schifo!!
Per finire, si sappia che la posidonia non è un’alga, bensì una pianta superiore. Esiste una differenza ben netta fra piante e alghe: le piante si differenziano in radici, fusto e foglie, inoltre fioriscono e producono frutti. Le alghe, niente di tutto ciò: presentano un unico tipo di tessuto non differenziato e non producono né fiori né frutti. Ma i turisti questo non lo sanno!
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