Antonio Burruni
6 novembre 2008
Il problema amianto entra nell’aula consiliare
Approvato l’Ordine del Giorno presentato da Nina Ansini ed analizzato in tre precedenti riunioni di commissione

ALGHERO – Con diciassette voti favorevoli, uno contrario e quattro astensioni, il Consiglio Comunale ha approvato l’Ordine del giorno presentato da Nina Ansini, e passato per tre volte in commissione consiliare, che impegna il sindaco e la Giunta ad assumere le decisioni necessarie per conseguire tre obbiettivi fissati: definire in maniera congiunta un piano ad hoc per Alghero, che stabilisca tempi ragionevoli per la completa bonifica del patrimonio edilizio algherese; verificare la possibilità di stabilire, sulla base di criteri da stabilire, un ulteriore contributo comunale a favore dei cittadini algheresi proprietari degli immobili interessati dalla rimozione dell’amianto; garantire come Amministrazione Comunale un ulteriore supporto tecnico-amministrativo, assumendo l’onere per il disbrigo della documentazione burocratica spettante ai privati.
Secondo il documento presentato, la soluzione del problema amianto in città, contribuisce sicuramente un elemento in grado di garantire una qualificazione ambientale sempre più marcata a supporto della vocazione turistica della città, che si collocherebbe a livelli d’eccellenza con positive ricadute economiche ed occupazionali. Nina Ansini ricorda come «la mutuata disciplina legislativa, consente di erogare un contributo ai privati pari al 40percento dei costi, con possibilità di utilizzare ulteriori incentivi, se venissero installati impianti fotovoltaici per la produzione di energia. Nell’Odg, vengono inoltre messi in risalto i ritardi nell’attuazione delle leggi vigenti (risalenti al 1992), la scarsa percezione nell’opinione pubblica dei pericoli dell’amianto, che determinano gravissime conseguenze per la salute pubblica.
Nicola Salvio ha quindi proposto un emendamento, che cancellava la verifica della possibilità di intervento, preferendo stabilire “tout-court” l’ulteriore contributo. «Non mi sembra assurdo proporlo, visto che già altre regioni lo hanno fatto», ha spiegato, puntando l’attenzione soprattutto sulla salute pubblica e sui costi.
Secondo il sindaco Tedde, questo è un grave ed evidente problema di salute pubblica. Per spiegare la situazione, il primo cittadino ha estremizzato il suo intervento, proponendo un esempio: i cornicioni pericolanti. «Non si può pretendere che l’Amministrazione Comunale dia contributi a chi ha creato il problema, sennò i condomini potrebbero chiedere che il Comune intervenga anche per aggiustare i gradini sdrucciolevoli. Non dev’essere esclusa la possibilità – ha proseguito il sindaco – ma neanche obbligare l’Amministrazione Comunale a favorire alcuni, piuttosto che altri». Marco Tedde ha quindi presentato un emendamento da inserire in coda al documento, che consenta all’Amministrazione Comunale «decisioni possibili, compatibilmente alla disponibilità di risorse economiche ed umane».
L’esempio del primo cittadino non è piaciuto a Gavino Tanchis, che lo ha ritenuto un «accostamento aberrante. Le sue parole vogliono far capire che l’Amministrazione Comunale vuole sottrarsi alle proprie responsabilità». «Il problema non focalizzato è che non tutti hanno creato la situazioni in cui si trovano – sottolinea Matteo Tedde – magari comprando la struttura successivamente. Impegnare le risorse economiche delle famiglie, oggi è impossibile. Secondo me, questo non è un Ordine del Giorno da votare oggi, perché non credo si possa chiedere neanche un euro in più. Oltretutto – ha proseguito – ci sarebbe il rischio della nascita di nuove discariche abusive di amianto. Il documento – ha concluso – sarebbe votabile solo se l’Amministrazione Comunale fosse disponibile a trovare le risorse necessarie per gli interventi». D’accordo con il collega socialista anche Valdo Di Nolfo, che ritiene doveroso, che nel prossimo bilancio ci sia una voce sull’argomento, ritenuto una priorità.
«L’allarmismo lo state facendo respingendo quest’Ordine del Giorno – ha dichiarato Adriano Grossi – Chi ci ascolta, dovrebbe iniziare ad aver paura. La filosofia di questo documento è un altro». Il consigliere di An ha spiegato brevemente le diverse tipologie d’intervento possibili. «Il sindaco non nega la possibilità, ma prima vuole sincerarsi che ci sia». Grossi ha quindi concluso dicendosi favorevole alla creazione di uno sportello per il cittadino in materia.
Gianni Cherchi ha posto l’attenzione sul problema di Via Marconi, con una struttura pericolosamente ricca di amianto nelle immediate vicinanze di una scuola elementare, mentre Gianni Sau ha ricordato un bando per i contributi, che scade il 31 dicembre. Alla fine, l’emendamento di Nicola Salvio è stato bocciato, mentre quello del sindaco è stato approvato.
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