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Red 14 novembre 2008
Ici, Tedde: obiettivo far cassa
«Caria, Pais, la maggioranza tutta, ma soprattutto il sindaco sono i soli responsabili politici di questa situazione». Matteo Tedde avverte: In arrivo gli accertamenti sulle bollette idriche
Ici, Tedde: obiettivo far cassa

ALGHERO - Migliaia di cartelle dell'Ici sulla testa degli algheresi. Nonostante le rassicurazioni dell'assessore alle Finanze e il rafforzamento del front-office informativo, le lamentele non si placano e giungono da ogni angolo della città, per una gestione delle finanze giudicata "discutibile" da molti politici, ma sopratutto professionisti. Contratti derivati che fanno acqua e continuano a registrare il segno negativo, con perdite di migliaia di euro mensili e tasse riscosse dalle società partecipate ma non incassate dal comune, che si ritrova in grande sofferenza economica. Sono solo due dei gravi problemi ai quali si aggiunge il caos delle cartelle di accertamento dell'imposta comunale (secondo il capogruppo del Pd Curedda, addirittura 16mila) che in questi giorni giungono in ogni palazzo della città.

A scoperchiare la pentola sulla "finanza allegra" dell'amministrazione era stata proprio l'opposizione, che in una conferenza pubblica aveva lanciato l'allarme. E non bastano le misure di sospensione degli atti adottate dal presidente della Secal Angelo Caria, secondo Matteo Tedde, «siamo solo all'inizio». «Non illudiamoci che sia finita - avverte il giovane consigliere dello Sdi - salvo ripensamenti per paura delle conseguenze, arriverà a breve la seconda ondata di cartelle con le quali si pretenderà il pagamento di svariati milioni di euro relativamente al consumo d’acqua non pagato negli anni».

Tedde punta il dito contro l'amministrazione. «Se l’assessore Pais rinnova la fiducia al presidente della Secal Caria ed autoassolve se stesso e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco, di chi è la responsabilità di quanto sta succedendo», si chiede. «Che sia doveroso pagare i tributi e combattere l’evasione ci trova assolutamente d’accordo - precisa - lo siamo meno su una pioggia di cartelle assolutamente strampalate e con errori clamorosi, in percentuali elevate ed assolutamente inusuali». L’obiettivo è fare cassa, urla con forza Matteo Tedde, far crescere le entrate, soprattutto per i soci privati.

Il consigliere, come già aveva fatto una settimana fa, ritorna a chiedere la gestione diretta da parte del Comune della riscossione dei tributi comunali e l'azzeramento dei vertici Secal. «La Secal e i suoi soci privati ad iniziare dalla San Giorgio spa non pare proprio stiano facendo un buon lavoro, ed oltre al danno la beffa: i tributi riscossi non vengono versati regolarmente nelle casse del Comune, fatto questo che si è verificato anche in diversi altri comuni italiani dove la San Giorgio ha questo compito. Caria, Michele Pais, la maggioranza tutta, ma soprattutto il sindaco Tedde sono i soli responsabili politici di questa situazione».



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