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Cor 15 novembre 2008
Alghero Viva: via la Secal
Per il movimento politico occorre fare estrema chiarezza su una vicenda che ha evidenti disfunzioni sotto il profilo amministrativo e contabile, ma che potrebbe riservare rilievi anche di tipo penale
Alghero Viva: via la Secal

ALGHERO - «Il momento legato all'attuale situazione finanziaria del Comune, uno dei più preoccupanti della storia recente della nostra città. La scelta dell'Amministrazione Tedde, di costituire la SECAL spa, presieduta dal Rag.Angelo Caria, per la riscossione dei tributi, non si è rilevata né felice né vantaggiosa per i cittadini algheresi».

E’ il commento di Alghero Viva che per capire meglio la questione dei tributi fa un passo indietro, fino all'anno 2007, quando il Comune gestiva il servizio delle riscossioni in maniera diretta, avvalendosi della società BPS quale soggetto per la riscossione coattiva.

Il movimento politico spiga che «con una struttura composta da 5 dipendenti comunali (un funzionario, 3 dipendenti CoCoCo, i dipendenti LSU) il Comune incassava mediamente dall'ICI circa € 7.000.000 (settemilioni) annui, con un aggio per la BPS di una percentuale pari all'1%. La BPS versava le somme al Comune ogni dieci giorni. Per la riscossione coattiva l'aggio della BPS era pari al 3,5%».

«Per quanto riguarda la TARSU –continua Alghero Viva- con tre dipendenti (un funzionario, 1 impiegato di concetto, 1 dipendente CoCoCo) , il Comune incassava mediamente circa € 6.000.000 (seimilioni) annui. Anche in questo caso la BPS versava le somme al Comune ogni dieci giorni, sempre con un aggio pari all'1%. Il comune introitava inoltre direttamente le somme derivanti dalle affissioni e dalla pubblicità». Risultati che per il movimento sarebbero potuti essere ancora migliori, con il potenziamento del personale e dei sistemi informatici.

«Perché –si chiede Alghero Viva- si è voluto sopprimere e smantellare un servizio che garantiva alla città una corretta e trasparente gestione dei tributi e affidarlo alla SECAL? Tale scelta è stata in netto contrasto con quanto raccomandato dalla Corte dei Conti in merito alla riscossione diretta dei tributi da parte delle Amministrazioni locali, evitando l'esternalizzazione dei servizi o sciogliendo le società di riscossione già costituite e non scelte con gara ad evidenza pubblica (cfr.Corriere della Sera, 15/8/07)».

«Il Sindaco Marco Tedde opta –continua il movimento- per l'esternalizzazione, dismettendo e affossando un servizio valido, efficiente e redditizio per il Comune e per i cittadini. Attualmente la SECAL percepisce un aggio per la riscossione volontaria pari al 9%, mentre sulla riscossione coattiva l'aggio sale al 35%. Il versamento delle somme riscosse dalla SECAL al Comune dovrebbe avvenire ogni quattro mesi, ma nemmeno questa condizione di assoluto vantaggio non viene rispettata, tanto che l'Assessore Pais diffida la SECAL a ottemperare i termini del contratto».

E poi, ancora, «nonostante la sede sociale della SECAL sia ad Alghero, i libri contabili e la l'anagrafe tributaria si trova a Manduria, in provincia di Taranto. Inoltre vengono recapitati 13.000 avvisi di accertamento per ICI già pagata dai cittadini, con numerosi errori peraltro ammessi dalla stessa Amministrazione Comunale, trattando gli stessi da evasori fiscali».

Alghero Viva ritiene «si debba fare estrema chiarezza su una vicenda che ha evidenti disfunzioni sotto il profilo amministrativo e contabile, ma che potrebbe riservare rilievi anche di tipo penale, posto che la società San Giorgio (partner di minoranza della SECAL) non ottempera i contratti con molte amministrazione del centro sud dell'Italia».

«Occorre ricordare –continua il movimento politico- che la scellerata gestione delle finanze comunali, condotta dall'ex Assessore Angelo Caria, attualmente Presidente ben remunerato della SECAL, ha un suo sconsiderato precedente nella operazione ad alto rischio dei prodotti derivati denominati SWAP, che hanno indebitato il Comune per i prossimi 30 anni».

«A chi giova tutto ciò? Non certamente agli algheresi, che attraverso il gettito IRPEF comunale, sono chiamati a far fronte alle trovate scellerate dell'Amministrazione guidata da Marco Tedde –conclude Alghero Viva che al fine di tutelare gli interessi della Comunità algherese ritiene opportuno- avviare le procedure per la risoluzione del contratto con la SECAL, previsto altresì dal contratto stipulato con Comune e la ricostituzione del servizio tributi in gestione diretta».



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