In una prossima riunione dei capigruppo, dovrebbe venir redatto un documento congiunto per portare una maggior vigilanza sull’operato della ditta che gestisce il servizio di igiene urbana in città
ALGHERO – La mozione di Gianni Cherchi e Nicola Salvio, ed illustrata dal rappresentante dell’Italia dei Valori, ha portato nell’aula consiliare la situazione dell’igiene urbana in città. Nel documento, si parla di inadempienze accertate, con l’indicazione precisa di alcune parti del capitolato d’appalto. Dal Centro Storico, alle pinete, dalle scogliere urbane allo spazzamento meccanico, dalla segnaletica stradale alla raccolta di ingombranti, dalle discariche abusive al lavaggio dei contenitori, l’analisi dei due consiglieri d’Opposizione ha sollevato diversi problemi.
La risposta dell’Amministrazione Comunale è giunta dall’assessore all’Ambiente Gianni Spano, che ha risposto punto su punto alla mozione. Il delegato comunale ha sottolineato come sia migliorata la pulizia delle caditoie, evidenziata dalle abbondanti piogge di questo periodo. Per quanto riguarda la situazione delle pinete, Spano ha spiegato che i trespoli, in alcuni punti sono stati sostituiti da contenitori, mentre l’attività di “Sardegna Fatti Bella”, è indirizzata in una sorta di “terra di nessuno”, tra l’area d’azione della Manutencoop e quella della EcoOlbia. Capitolato osservato anche nel tetto ore di lavoro sulle scogliere. Il capitolo discariche merita un discorso a parte. L’assessore ha sottolineato come le discariche sorgano come funghi, ma che l’Amministrazione Comunale si impegni costantemente nella pulizia e nella bonifica delle zone. Ricorda, per esempio, il lavoro svolto a Guardia Grande, Mamuntanas, Mugoni e Sa Londra, con interventi a ripetizione. Per quanto riguarda l’assenza della segnaletica, invece, Spano da pienamente ragione a Cherchi e Salvio, operazione non effettuata anche per evitare di appesantire la situazione venutasi a creare quest’estate. Spano ha anche sottolineato come manchi una collaborazione con i rivenditori di elettrodomestici che, a norma di legge, dovrebbero conferire loro stessi i rifiuti ingombranti in discarica. Pur con dati sulla raccolta dei rifiuti urbani migliori della precedente gestione e con percentuali sulla raccolta differenziata tra i migliori di tutta l’Italia centro-meridionale, Spano da ragione ai consiglieri, dicendo che il lavoro non è all’altezza della situazione e del capitolato d’appalto.
Salvio ha spiegato che la mozione è nata come “collaborazione critica”, fattiva, focalizzando alcuni aspetti di uno dei servizi più importanti della città. «Dovrebbero essere benvenute tutte le osservazioni, per far espletare al meglio il servizio. Non discutiamo il capitolato, ma come viene interpretato nella realtà. Noi qui possiamo dire quello che vogliamo, ma i risultati sono sotto gli occhi di tutti i cittadini». In base ai disservizi, Salvio ha dunque proposto la riduzione della Tarsu.
Anche per Giancarlo Piras, il punto focale è il rispetto del capitolato da parte della Manutencoop. «Non chiediamo cose in più», ha dichiarato il portavoce del Pdl, che ha sottolineato la mancanza di collaborazione tra cittadini, lavoratori e società. Chiede «civiltà, attenzione, rispetto dell’ambiente, dei compiti e del capitolato». Propone della ulteriori migliorie al capitolato, come il servizio di raccolta nel week end. Dopo aver sottolineato come, dopo un anno di rodaggio, il servizio debba essere riportato a regime, Piras ha proposto di rivedere insieme la mozione, per trovare posizioni comuni da approvare.
Cherchi si è detto piacevolmente sorpreso da come la mozione sia stata presa per il giusto verso dalla Maggioranza, ma non trova giustificazioni per una società esperta e conosciuta in tutta Italia. «Sappiamo tutti che la città è stanca, ci fermano per strada per dircelo. La tanto criticata Alghero, è una città che sta facendo la raccolta differenziata e penso che poi, all’inizio, lo pensassero». Tra i problemi, la mancata distribuzione delle buste gialle per la carta, le buste insufficienti per l’indifferenziato, la mancata pulizia dei cassonetti dell’umido ed i mezzi per la raccolta dello stesso non sono a tenuta stagna, quindi perdono liquame per strada. «Per alcune cose ci viene data ragione, ma non ci sono giustificazioni. Stiamo lavorando tutti perché questa città sia bella, non possiamo avere il problema irrisolto della pulizia». Inoltre, il rappresentante dell’Idv ha sottolineato l’insufficienza numerica del personale. «Gli siamo venuti incontro i tutti i modi – ha concluso – Il lavoro deve essere fatto».
D’accordo anche Gianni Sau, che ha proposto che, una parte dei proventi di eventuali multe, venga utilizzata in modo intelligente, soprattutto per la formazione civica ed ambientale, a partire dai più giovani. «Dobbiamo fare di più – ha dichiarato – perché la nostra vocazione lo richiede». Il consigliere ha esternato l’impressione che la ditta si sia trovata spaesata ad Alghero, ed ha concluso complimentandosi per la gestione della situazione da parte dell’assessore Spano.
Per Matteo Tedde, la volontà del Consiglio Comunale è quella di raggiungere un obbiettivo. «Ho la sensazione che chi deve gestire il servizio non ne abbia le possibilità materiali. Dobbiamo semplicemente chiedere a questa società che faccia meglio il suo lavoro. Ne abbiamo la possibilità ed il dovere», ha dichiarato, puntando sulla stimolazione della gestione per migliorare, a partire dall’aumento dei mezzi per la pulizia dei cassonetti.
«Non siamo affianco alla Manutencoop e non dobbiamo difenderla a tutti i costi. Siamo affianco ai cittadini e vogliamo che il servizio venga svolto al meglio. La mozione arricchisce l’aula di nuove conoscenze», ha dichiarato il sindaco Marco Tedde, che ha ringraziato Cherchi e Salvio per aver portato l’argomento in aula, con spunti largamente condivisi. «C’è da fare una rivoluzione del servizio ed una rivoluzione culturale che starà alla base del servizio. Non possiamo nascondere che non siamo soddisfatti del servizio, anche se è radicalmente cambiato in meglio rispetto al precedente. La mozione è assolutamente condivisibile – ha concluso – Qualche valutazione, però, va rivista».
E’ stato quindi deciso di ridiscutere l’argomento in una prossima conferenza dei capigruppo, per redigere un documento comune da approvare in aula.