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Antonio Sini
26 giugno 2004
La spiaggia di Punta Negra ha di nuovo la sabbia
Il ripascimento, affidato alla ditta Ferretti di Genova e diretto da un geologo, potrebbe essere un esperimento apripista per situazioni analoghe lungo la costa algherese

Il ripascimento a Punta Negra è proprio riuscito. Oramai si lavora da quasi 20 giorni e i lavori volgono al termine. Si continua ad aspirare, nonostante la foto dimostri che potrebbe essere sufficiente la sabbia depositata. Ma si continua sperando di portare a terra più sabbia possibile. La CIAS proprietaria dell’albergo, ha affidato i lavori all’impresa Se.A.S s.n.c. di G. Ferretti e C. di Genova, diretti dal Geologo Alessandro Muscas. “Si è fatto un ripascimento mediante una accelerazione di quello che è il normale processo di monta della sabbia sull’arenile, che avviene durante la bella stagione” è stato detto, la verità è che se non si fosse aspirata la sabbia dal mare, alla storica “cava” quest’anno ci sarebbero stati solo detriti. Il prelievo è stato fatto con una pompa che ha prelevato la sabbia da una quota controllata, in modo tale da non causare fosse ne canali, la quota di prelievo è avvenuta a quote batimetria superiore a m.1,80, e da m.1,80 a m.2,50.
Ci risulta che altri imprenditori di stabilimenti balneari si siano rivolti alla Ditta Ferretti per ridisegnare la linea di battigia, sul nostro Lido, ma non è stato possibile per impegni già assunti dall’impresa in Liguria.
E’ stato un lavoro degno di plauso, un precedente da tenere in grande considerazione per il futuro. La direzione dei lavori ha lasciato a secco un pezzo di spiaggia(?) pubblica, ora tutta sassi e ciottoli, prediligendo soprattutto il proprio spazio oggetto di concessione demaniale, ma ieri si lavorava sul tratto pubblico e forse… si farà i miracolo. Non è dato sapere a quanto ammonti la concessione, ma abbiamo tutta la sensazione che il Punta Negra voglia “spingere” il tratto pubblico entro i limiti minimi. Il canapone che delimita i “confini” ha già fatto la sua bella presenza, ben oltre dove si posizionava negli anni passati. Se oggi tutto passa inosservato, basta fare un viaggio sul sito internet dell’albergo e dall’album fotografico si rileverà che i confini sono cambiati a vantaggio dell’albergo. Ora, in bassa stagione, anche i residenti non frequentano Punta Negra, ma fra poco quando molti cominceranno le ferie, frequentando la solita spiaggia, ci si troverà a gomito se non ad invadere la battigia di fronte alla concessione demaniale. Se invece da parte della proprietà dell’albergo si procedesse con molto buon senso, tutti andrebbero d’accordo, i turisti e i residenti, e si sarebbe sicuramente più riconoscenti alla Società Cias per l’opera portata a compimento, dopo anni di lavoro anomalo fatto di ruspe e pale meccaniche finalmente messe al bando. Comunque sia, bisogna elogiare la proprietà e la direzione dell’albergo per aver scommesso e vinto su un esperimento “apripista” per Alghero, che ha restituito alla spiaggia la sua finissima e bianca sabbia, e ha restituito a turisti e residenti quello che la forza del mare aveva portato via senza speranza di ritorno, almeno per quest’anno.
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