A.B.
19 gennaio 2009
Pesca: Controlli della Capitaneria
Le attività della Guardia Costiera fanno parte del più ampio ambito dell’operazione a livello nazionale condotta dall’intero Corpo

ALGHERO - La Guardia Costiera di Alghero, nell’ambito di una più ampia operazione a livello nazionale condotta dal Corpo delle Capitanerie di Porto di controllo sulla filiera della pesca per la tutela del consumatore, ha presentato i risultati ottenuti nel proprio ambito di giurisdizione e che, tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009, ha portato all’elevazione di diversi verbali per l’inosservanza delle norme per la conservazione e l’etichettatura del prodotto ittico sia in un noto ristorante della Riviera del Corallo che in punti vendita.
Vicino a cinquemila euro l’ammontare delle violazioni elevate con, in un caso, il sequestro amministrativo di quattro confezioni di salmone affumicato pronto ad essere immesso in commercio seppur conservato ben già oltre la data di scadenza. Oltre sessantacinque i controlli effettuati che hanno visto impegnati gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero sia a terra che in mare per la verifica del rispetto delle norme sugli attrezzi di bordo, le taglie minime del pescato e gli apparati di bordo. Proprio in questo settore, due pescherecci locali sono stati bloccati in porto per un giorno a causa del mancato funzionamento dei sistemi “blue- box” installati a bordo che ne consentono il monitoraggio della posizione in mare, della velocità e della rotta seguita.
Risultati che, peraltro, si inseriscono in un’attività strutturata e distribuita sull’intero anno e che ha portato, nel tempo, ad indubbi risultati in termini di sensibilizzazione degli operatori del settore per un più consapevole e maturo esercizio del loro lavoro sia nello sforzo sempre maggiore da parte della Guardia Costiera di garantire il consumatore finale circa la genuinità e la qualità del prodotto ittico da mettere in tavola.
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