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Sara Alivesi
28 gennaio 2009
Università: la difesa delle Bombarde
L´allarme spiagge ha spinto gli amministratori locali a collaborare con l´Università di Sassari per comprendere gli effetti dei fenomeni di erosione e operare una strategia di difesa e tutela delle coste

ALGHERO – Il vento e il mare di quest’inverno non sono stati clementi con la Sardegna. In particolare, nelle coste settentrionali, intere spiagge sono state spazzate via e altre trasformate in nuovi paesaggi rocciosi. Tra queste, le nostre Bombarde, uno dei luoghi di balneazione preferiti dai turisti della Riviera del Corallo.
Negli ultimi giorni, il forte vento di libeccio e le onde del mare hanno portato via altre ingenti quantità di sabbia, lasciando spazio a distese di rocce. La situazione preoccupa un po’tutti: i proprietari di attività temono ripercussioni negative nella prossima stagione turistica; i cittadini, dal canto loro, di essere privati delle spiagge locali, uno dei grandi vantaggi di abitare dalle nostre parti.
Per il futuro paesaggistico e turistico del territorio si sono già interessati gli amministratori algheresi, sindaco in prima linea, per collaborare con le università e gli studiosi dei fenomeni che modificano e modellano il paesaggio. La città catalana ha commissionato uno studio all’ateneo di Sassari sui cambiamenti ambientali e sulle nuove tecnologie da utilizzare in difesa delle spiagge locali. La collaborazione tra le università e le amministrazioni è senza dubbio la strada da percorrere per tutelare le nostre preziose coste. E insieme a queste, il turismo e una buona fetta dell’economia della zona.
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