Marcello Moccia
4 agosto 2004
A Ittiri tre giorni di World Music con “Ittiritmi”
Dal 5 al 7 agosto i giardini pubblici del paese si animeranno con i suoni “etno-folk” provenienti da mezza Europa. Un festival che da oltre 14 anni continua a coinvolgere pubblico e critica

Batte il tempo della world music internazionale a Ittiri. Il tempo tzigano dei Figli di Iubal, quello swing dell’organettista bretone Yann-Fanch Perroches, quello jazz dal profumo mediterraneo dei toscani Banditaliana e ancora quello etno-rock di Mauro Palmas e Gavino Murgia. Batte forte, nel cuore della quattordicesima edizione della rassegna musicale Ittiritmi, in programma nei giardini pubblici della cittadina logudorese dal 5 al 7 agosto.
Tre giorni di musica e spettacolo all’insegna della più audace contaminazione linguistica e culturale per un festival che, almanacchi alla mano, rappresenta ad oggi una delle più longeve vetrine isolane nel campo della world music. Con apprezzamenti di pubblico e critica sempre crescenti.
E se lo scorso anno i riflettori erano puntati tutti sul polistrumentista ungherese Nikola Parov e sulla Balkan Syndacate, l’edizione di quest’anno vedrà tra i protagonisti la band dei Chouk, ultima creazione dell’organettista Yann Fanch Perroches. Ovvero, per i meno avvezzi al genere, uno dei più influenti e conosciuti artisti bretoni, per quindici anni leader dei celeberrimi Skolvan, nonché fondatore dei Jolie Vilaine, ultima rivelazione della scena musicale franco-bretone. E ad accompagnarlo, due artisti di certa fama come il flautista Stephane Morvan, in assoluto uno dei migliori musicisti etno-folk della sua generazione, e la chitarrista Melene Brunet.
Ma l’apertura del festival, in programma giovedì 5 agosto alle 21, sarà, come da tradizione, affidata alle immagini dell’Istituto regionale etnografico che presenterà quest’anno un’antologia di filmati curati da Paolo Piquereddu e Ignazio Figus sul tema dell’alimentazione in Sardegna, frutto di circa vent’anni di studi e riprese sul campo, ed ancora un documentario, sempre di Ignazio Figus, sulla vita pastorale nell’isola agli albori del Terzo millennio.
Dopo il cinema sarà la volta della musica con il concerto, venerdì 6 alle 21,30, di una formazione emergente del panorama musicale locale, la band acustica sassarese dagli accenti tzigani e balcanici dei Figli di Iubal, affiancati sul palcoscenico dai pluricelebrati Chouk di Yann-Fanch Perroches, impegnati in una rilettura in chiave swing e jazz del repertorio popolare bretone.
Mentre sabato 7 sempre alle 21,30 a conquistare le luci del proscenio sarà un’altra pregevole realtà di casa nostra, il duo composto dal mandolista Mauro Palmas e dal sassofonista Gavino Murgia, cui seguirà l’esibizione di Riccardo Tesi e della sua Banditaliana, formazione oggi tra le più accreditate della scena della world music internazionale.
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