Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico hanno inoltrato ricorso agli enti competenti al fine di bloccare la delibera sulle concessioni demaniali
CAGLIARI - Le associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico hanno inoltrato, in data odierna, un ricorso al Presidente della Regione autonoma della Sardegna, alla Commissione europea ed al Ministro dell’ambiente finalizzato ad ottenere la revoca o l’annullamento della
deliberazione n. 24/24 del 19 maggio 2009 con la quale la Giunta regionale ha emanato le nuove norme di indirizzo per il rilascio delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative o il rinnovo delle esistenti in favore delle strutture ricettive ed ha avviato la peggiore privatizzazione delle spiagge della Sardegna.
«Potenzialmente più di 40 mila ettari di spiagge sarde potranno finire in concessione a strutture ricettive», sottolineano le associazioni ambientaliste. Infatti, la citata deliberazione Giunta regionale n. 24/24 del 19 maggio 2009 ha evidente contenuto programmatico ed ha effetti diretti ed indiretti sugli ambienti costieri isolani, ma non c’è stato alcun preventivo e vincolante procedimento di valutazione ambientale strategica – V.A.S., necessario in tutti i casi simili, né una valutazione di incidenza, visto che interessa potenzialmente numerosi siti di importanza comunitaria – S.I.C.
Conseguentemente, alla Commissione Europea è stato richiesto di valutare il provvedimento regionale ai fini della verifica del rispetto della normativa comunitaria in materia di valutazione ambientale strategica (direttiva n. 2001/42/CE) e di salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, della fauna e della flora (direttiva n. 92/43/CEE ed allegati), ai sensi dell’art. 226 del Trattato CE.