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S.A.
11 luglio 2009
«Giù le mani dalle spiagge sarde»
Più di 3.500 le firme hanno sottoscritto la petizione promossa dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d´Intervento Giuridico contro la delibera della Giunta regionale sul rilascio delle concessioni demaniali

ALGHERO - Più di 3.500 le firme hanno sottoscritto la petizione promossa dalle associazioni ecologiste Amici della Terra e Gruppo d'Intervento Giuridico contro la deliberazione n. 24/24 del 19 maggio 2009 con cui la Giunta regionale ha emanato le nuove norme di indirizzo per il rilascio delle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative o il rinnovo delle esistenti ed ha avviato «la peggiore privatizzazione delle spiagge della Sardegna - recita il comunicato delle associazioni - potenzialmente più di 40 mila ettari di spiagge sarde potranno finire in concessione a strutture ricettive».
La nuova normativa in tema di spiagge prevede: per gli alberghi o villaggi turistici situati fra gli 800 e i 1500 metri dalla battigia marina, 5 metri quadrati di ombra per ciascuna camera; per le strutture edificate nella fascia degli 800 metri, 7 metri quadrati per ogni camera, se di categoria fino a tre stelle o 9 metri quadrati d'ombra, se di categoria superiore alle tre stelle. Il tutto fino ad un tratto di 50 metri lineari lungo la battigia, ed il resto in profondità. A questo si aggiunge lo spazio per torrette di avvistamento ed altri servizi ed un bonus in più per servizi ludici se si tratta di strutture ricettive con più di 1500 posti letto. La concessione demaniale avrà una durata di sei anni, rispetto ai sei mesi di quella in vigore.
La petizione sarà indirizzata alla Commissione Europea alla quale i firmatari chiedono di accertare il rispetto del diritto comunitario; al Governatore Cappellacci al quale si richiede una revoca della delibera; infine, ai cittadini la propria adesione contro una normativa «lesiva degli interessi pubblici e della libera fruizione delle spiagge sarde».
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