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A.B.
10 agosto 2009
Stintino, nuova vita per La Pelosa
Dallo studio dell’ex Icram, risulta un leggero incremento del volume delle dune

STINTINO - Un leggero incremento del volume delle dune ed un altrettanto leggero incremento della superficie della spiaggia emersa. Sono i primi confortanti dati che emergono dallo studio sulla spiaggia della Pelosa effettuato dell’“Ispra-Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale” (l’ex “Icram-Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare”), che da quasi sei anni sta monitorando le dune, l’arenile, le correnti marine e i venti che interessano la spiaggia gioiello che si affaccia sul golfo dell’Asinara.
L’indagine dell’Ispra, che sarà presentata il prossimo autunno, sembra quindi ridare una speranza alla rinascita della spiaggia che, in quasi quarant’anni, si è ridotta del 50percento circa.
«È confortante sapere che c’è stata una inversione di tendenza – afferma il sindaco Antonio Diana – e che gli esperti hanno registrato questo blocco dell’erosione quindi un leggero incremento della spiaggia. È vero che le statistiche si fanno a dieci anni dall’avvio degli studi ma questo dato, che arriva in una fase intermedia, ci fa ben sperare sulla ripresa dell’arenile».
Il sistema dunale è il polmone della spiaggia e la frattura creata negli Anni Sessanta e Settanta con la creazione della strada, quindi il calpestio sfrenato, hanno portato allo sfaldamento delle dune. Il lavoro effettuato in questi anni, dietro consiglio degli esperti dell’ex Icram, cioè di posizionare le barriere a protezione delle dune a valle e a monte, quindi la costruzione delle sei passerelle che dalla strada conducono direttamente in spiaggia evitando il calpestio delle colline di sabbia, ha permesso alle dune di riacquistare parte del loro vigore.
Il passaggio sulle dune è stato interdetto ed il Comune ha attivato una vigilanza quotidiana, che vede impegnata anche la compagnia barracellare. La loro funzione originaria, inoltre, le dune l’hanno riacquistata anche grazie al ripopolamento della vegetazione tipica, che bisognerà difendere dalla presenza di una pianta grassa superficiale che lì ha trovato un habitat ospitale.
Continua ad essere alta però la pressione antropica sul fazzoletto di spiaggia delle Pelosa. Al Comune di Stintino stimano in questo periodo una presenza media giornaliera di cinquemila persone, mentre lo studio-ipotesi di fruizione della spiaggia prevede una notevole riduzione della presenza umana. Resta sempre in piedi, inoltre, l’idea dello smantellamento della strada che corre sopra la spiaggia e per il quale il Comune sta cercando di reperire fondi. «Non si tratta soltanto di togliere quel tratto di asfalto – spiega Diana – ma di riportare a patrimonio le dune a monte, con una loro intera rinaturalizzazione».
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