Il centro di Pattada invaso da centinaia di turisti e jazzofili. Le invenzioni di Petrella e le campane a festa, supportano l´astro di Fresu. Acqua e Vino, Sacro e Profano: location irripetibile
PATTADA - Si estende a Pattada l'onda lunga del Time in Jazz 2009. La ventiduesima edizione del festival di Bercchidda, quest'anno è dedicata all'acqua, primo elemento naturale, cui ne seguiranno gli altri in cantiere per le prossime puntate (fuoco, terra, vento).
Metti insieme due eccezionali “fiati” dalla comune versatilità, l'ideatore e direttore della manifestazione, Paolo Fresu ed il trombonista Gianluca Petrella e lo show “..go by alone..”. Non proprio da solo lo spettacolo, ma accompagnato da una splendida e impressionante cornice di pubblico. Diverse centinaia, ben oltre 500, le persone accorse alla pacifica mini invasione del centro logudorese, martedì 11 agosto. Ammaliate, nonostante il sole cocente, dalla grande prova dei due jazzisti.
Suggestiva location dell'esibizione, l'atrio esterno della piccola chiesetta di San Giovanni. Tramutata in straordinario back stage per i due protagonisti, sull'originale ribalta a metà mattinata. Un progetto musicale che attinge dall'acqua la fonte essenziale d'ispirazione, trama dell'intera rassegna. Da una vera e propria immersione proviene l'eclettico Petrella, reduce dal concerto a bagno, immerso nelle piscine di Berchidda, la sera prima con il solo “Trombonefish”.
Il via al duo con Fresu, realizza immagini sonore da epiche leggende. Soffi di moto ondoso, suoni sintetizzati che immaginano la natura nell'impeto primordiale. Stati contrapposti: uragano e bonaccia, gorgheggi di ruscelli che traducono negli standard di Fresu, alternato fra tromba e flicorno, fraseggi cool. Creativo e geniale il trombonista, quando abbandonato strumento e postazione, si ritira brevemente in chiesa. All' immediato rientro scena, torna munito di campane, una sordina (praticamente distrutta, alla fine) con la quale improvvisa una jam percussiva, quasi seduto in terra.
I rintocchi delle campane (quelle del paese) a mezzogiorno, fondono una pasta sonora unica con i fiati dei due: irripetibile. Vanno giu' gli applausi anche quando non dovrebbero ma è difficile trattenerli. Dopo ottanta minuti abbondanti di scorrere di suoni, arrivano i saluti. Ovazioni e abbracci per i due musicisti. Bicchierata finale per tutti. Il buon vino locale, accompagna la tipica degustazione di “pellitzas”, pasta fatta a mano e cucinata al momento. Un' assaggio offerto dall'associazione culturale Ai Bilozziu (Amici del Burkina) che insieme alla mostra fotografica collegata, aiuta a difendere e distribuire l'acqua nel continente nero.
L'acqua del Time in Jazz continua a sgorgare meraviglie nei prossimi giorni. Paolo Fresu ancora protagonista in Piazza del Popolo a Berchidda questa sera,
13 agosto. Alle 23.00 sul palco nell'inedito “Mare Nostrum” con Richard Galliano e Jan Lundgren. Un programma ricco di eventi collaterali che anche quest'anno protendono nell'appendice sassarese Time in Sassari (17 e 18 agosto).