«Alle minacce non diamo peso e neanche alle fantasie». Netta contrapposizione tra la marineria algherese e i politici del territorio. Non si placano le polemiche intorno al nuovo mercato ittico
ALGHERO - Non si placano le polemiche intorno alla nuova struttura del primo pescato realizzata nel porto di Alghero. Dopo l'ultimatum di Prato, anzi, si alimenta la frattura tra i pescatori catalani e i politici del territorio. «Alle minaccie non diamo peso e neanche alle fantasie». Così replica Giovanni Delrio, presidente del Consorzio Pescatori Nord Sardegna, alle dichiarazioni dell'assessore regionale, in visita lunedì ad Alghero per svolgere il sopralluogo nel Mercato ittico.
Andrea Prato, di comune intesa con il sindaco Tedde, ha parlato di «una miniera - riferendosi alla struttura - e se gli amici pescatori non ci crederanno apriremo ad altri soggetti». Ma non sembrano cambiare idea, i pescatori, Delrio in testa, infatti, rimangono convinti che il mercato «più che una miniera sia una struttura fallimentare, dove ogni giorno solo per aprire la porta occorrono 500 euro, cifra che la nostra categoria non è in grado di permettersi».
Siamo pescatori, non pazzi. Era questa l'ultima dichiarazione della marineria algherese. «Una forzatura quella del Comune - precisavano - siamo piccoli imprenditori ma non dei pazzi. I costi per la gestione di una simile struttura sono e saranno improponibili».
Bando pubblico. Nell'ultima conferenza di servizi dove l'amministrazione si era seduta ad un tavolo di confronto con il Consorzio della Banchina Mille lire, si era rinviato ad un incontro ufficiale una volta stabilite le cifre di gestione. Nessun'altra riunione - assicurano i pescatori - ma la pubblicazione del bando per affidare il mercato, le cui domande scadranno il prossimo 12 ottobre.
«Viviamo di fatti e non di sogni, se cambierà la destinazione d'uso da Bruxelles sapremo come organizzarci, per ora è prevista solo la vendita del primo pescato», puntualizza Delrio sulla possibilità esternata dall'assessore che la struttura possa diventare un luogo dove si possano organizzare forme di ristorazione e gastronomia. La frattura tra i pescatori e l'amministrazione è sempre più profonda e a ricomporla - secondo la categoria - «ci dovrebbe essere la volontà di risedersi a parlare con noi e per prima cosa ritirare il bando».
Nella foto: la visita dell'assessore Prato al mercato ittico di Alghero