red
18 settembre 2004
I Nomadi in Tour in Sardegna
Suoneranno sabato 18 settembre a Loceri, domenica 19 a Domusnovas e lunedì 20 a Sarroch

Da quarant’anni volano liberi come portatori di pace, arrivando a suonare in tutti quei piccoli centri trascurati dai circuiti musicali. I Nomadi,mantenendo fede al nome che li ha resi famosi e allo spirito del cantante Augusto Daolio che ha fondato il gruppo nel 1963 insieme al tastierista Beppe Carletti, saliranno sul palco di Rocce Rosse & Blues allestito a Loceri, sabato 18 settembre alle ore 21.30 (ingresso dalle 21,00 con biglietto a 10 euro) nel Campo Sportivo (domenica 19 saranno a Domusnovas e lunedì 20 a Sarroch). Insieme alle tastiere di Beppe Carletti, la voce di Danilo Sacco, la chitarra di Cico Falzone, al violino e le percussioni Sergio Reggiali e alla batteria Daniele Campani.
La band nasce nel 1963 tra Reggio, Emilia e Modena, su iniziativa del tastierista Beppe Carletti e del cantante Augusto Daolio, ai quali si aggiungono Franco Midili (chitarra), Leonardo Manfredini (batteria), Gualtiero Gelmini (sax), Antonio Campari (basso). In breve tempo, però, il gruppo subisce dei cambiamenti nell´organico, con Gelmini, Campari e Manfredini che lasciano il campo a Bila Coppellini (batteria) e Gianni Coron (basso). È di due anni dopo l´incontro con Francesco Guccini, che collaborerà con loro per il brano "Dio è morto", primo grande successo del gruppo: il brano, censurato dalla radiotelevisione di Stato, passa invece a Radio Vaticana, e proprio nel Vaticano, qualche tempo dopo, i Nomadi si esibiranno, quale primo gruppo pop italiano. Nel 1966 esce il singolo "Come potete giudicar", con il quale ottengono i primi consensi del pubblico e i primi ingaggi come ospiti in diversi programmi televisivi. La loro popolarità cresce così per tutti gli anni ´70,grazie a un seguito di fans fedelissimi che aumenta giorno dopo giorno, innumerevoli concerti e alcune splendide canzoni, ma soprattutto grazie alla figura carismatica e alla inconfondibile voce del cantante del gruppo, Augusto Daolio.
Nella foto: i Nomadi
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