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Antonio Burruni 20 ottobre 2009
Tennis, Restelli: «Programmare per vincere»
In occasione del torneo di Settimo San Pietro, Alguer.it ha fatto fare le carte del movimento azzurro all’esperto coach toscano
Tennis, Restelli: «Programmare per vincere»

SETTIMO SAN PIETRO – La sesta edizione del torneo internazionale di tennis femminile di Settimo San Pietro, dotato di un montepremi di diecimila dollari e che mette in palio punti utili per la classifica Wta, è stata vinta da Elisa Balsamo. Nell’occasione, Alguer.it ha avvicinato Simone Restelli, ex tennista professionista e coach proprio della tennista toscana, per analizzare il momento attuale del tennis italiano.

Il 41enne coach toscano, prima di allenare ha giocato nel Circuito Mondiale Atp, raggiungendo la posizione numero cinquecentotre nel 1988, anno in cui si qualificò per le semifinali del Challenger dei Parioli. In doppio, dove ha raggiunto la casella numero trecentouno nel 1990, anno in cui ha vinto i Master Satellite di Grosseto e Sassari ed il Satellite di Marina di Massa, è stato campione italiano, vincendo gli Assoluti di Firenze nel 1987. Nella specialità, ha raggiunto anche le finali nel Grand Prix di Firenze’89, nel Satellite di Siracusa nel 1990 ed in un satellite spagnolo l’anno successivo.

«C’è molta confusione – esordisce Restelli – Il settore è diviso in due fasce: esistono i privati ed esiste chi è vicino alla Federazione. Purtroppo, non esiste un reale progetto nel campo della ricerca. Le donne si muovono abbastanza bene, ma chi sta con i privati, ha grossi problemi economici. E la situazione non cambia. Non c’è una programmazione di base per consentire di trovare gli sponsor. Certe cose, in Fit sono state fatte bene, come la tv. Sono state fatte cose abbastanza importanti, ma su altri aspetti non si è lavorato».

A Settimo hai seguito Elisa Balsamo.
«Si, ormai seguo Elisa da dieci anni. Era arrivata a ridosso delle prime trecento giocatrici del mondo, poi un infortunio all’adduttore, per un’ingenuità di un giudice arbitro che l’ha fatta giocare per venti minuti sotto la pioggia, l’ha fermata e le ha rovinato la stagione. Quest’anno ha giocato poco, perché qualche sponsor è andato via. Lei è una tennista di un valore molto alto, lo è sempre stata. Fa le cose giuste, ma per mancanza di denaro non si riesce a seguire una giusta programmazione. Io l’ho tenuta molto fuori dal concetto italiano, facendola giocare tanto all’estero. Lei durante il torneo era un pochino stanca, perché non ha tanti match nelle gambe. Credo fossero tre o quattro mesi che non giocava tre partite di fila. Un conto è allenarsi, anche bene, ed un altro è giocare un match vero. Ora, il suo obbiettivo è giocare bene, il più possibile. Poi si vedrà come va. Elisa gioca anche la Serie A, con il Tc Prato».

La conclusione di Simone Restelli è uno sguardo verso il futuro del tennis italiano “in rosa”.
«Il problema principale è la mancanza di denaro, perché le persone in grado di organizzare ci sono. Purtroppo, la Federazione fa sempre i soliti giochini. E’ un gatto che si morde la coda costantemente. Ci vuole un progetto, bisogna aiutare chi lo merita veramente. Per esempio, a Tirrenia c’è Renzo Furlan che è bravissimo, ma magari attorno ha gente che sa poco. Non si può pretendere che Renzo faccia tutto da solo. Poi, le wild cards vengono assegnate un po’ così. I soldi – conclude – ci sono e vengono usati, ma c’è una dispersione di denaro pazzesca».

Nella foto: Simone Restelli
10/11/2025
Nella sesta e ultima giornata, gli algheresi perdono 6-0 sui campi del Tc Macerata. Martedì è in programma il sorteggio che deciderà quale delle squadre classificate al terzo posto negli altri sette gironi ospiteranno gli algheresi per il match secco in programma domenica 23 novembre



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