L.P.
2 dicembre 2009
Sassari, Festival della danza
La rassegna "Corpi in movimento" conclude il proprio programma all´interno degli eventi "Dicembre danza 2009". Tema degli abiti presentati la moda che ha vestito la danza nella prima parte del Novecento

SASSARI - Si chiude mercoledì il Festival “Corpi in movimento”, rassegna di danza inserita nel cartellone di eventi “Dicembre danza 2009” (nato dalla consolidata collaborazione tra l’Associazione Danza Estemporada di Livia Lepri e l’Associazione Motus di Luigi Doddo).
Dopo il via domenica al Teatro Andrea Parodi di Porto Torres con “Top Secret” della Compagnia Ersiliadanza di Laura Corradi, il 30 novembre alle 17,30 all’interno del Mus’a in piazza Santa Caterina a Sassari, è stato inaugurato ufficialmente il festival “Corpi in movimento” con un aperitivo a cura dell’Associazione Danza Estemporada e la performance “Abitando il corpo” di Alessandra Mura, con gli abiti delle Creazioni Atelier Parabatula Sassari.
Per questa occasione sono stati proposti abiti dedicati alle eroine della danza e indossati dalle ragazze di Estemporada. La coreografia è stata curata da Livia Lepri. Il tema conduttore era l’estetica della bellezza. In particolare, la moda che ha vestito la danza nella prima parte del Novecento. «Parabatula nasce come spazio per giovani creativi – dice Alessandra Mura – Io l'ho fondato anche per dare vita ad una mia grande passione, quella di realizzare abiti che fossero l'espressione di quella libertà che avvicina il mio mondo, quello del teatro, alla quotidianità».
Ecco allora Giulietta in gonna di velluto, Giselle, il cigno bianco e il cigno dal Lago dei Cigni, Sherazade. Gli abiti sono stati disegnati da Alessandra Mura insieme a Fabrizio Rassu e Carmen Pinna. Il Festival “Corpi in movimento” si chiude oggi 2 dicembre alle 21,00 ancora a Palazzo di Città con “Kokon” della Compagnia Danzalabor Tersicorea, un viaggio nell’immaginario dei danzatori interpreti. L’ideazione e la regia sono di Simonetta Pusceddu, mentre le coreografie sono state curate da Ilaria Gallus, Paola De Felice e Annalisa Rocca.
La coreografia nasce dall’ispirazione comune di voler mettere in scena il desiderio di rappresentare un viaggio nell’immaginario di ciascuno dei danzatori interpreti. Da qui nascono le immagini che, sovrapponendosi a catena, mostrano un mondo stravagante di personaggi atemporali: sospesi, volanti, con gravità o meno, essi si muovono tutti alla ricerca di un ipotetico equilibrio.
Nella foto: alcune creazioni dell'Atelier Parabatula
|