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Red 11 gennaio 2010
Favata Trio in "Fahrenheit" su Radio3
“The night of the storytellers”, il nuovo lavoro del sassofonista Enzo Favata in trio con il chitarrista Marcello Peghin e Yuri Goloubev al contrabbasso, sarà il disco della settimana a “Fahrenheit”, la nota trasmissione culturale di Radio3, dall’11 al 15 gennaio
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ALGHERO - Da lunedì 11 a venerdì 15 gennaio la trasmissione radiofonica “Fahrenheit”, in onda su Radio3 dalle 15.00 alle 18.00, ospiterà come disco della settimana “The night of the storytellers”, il nuovo lavoro appena pubblicato dal sassofonista Enzo Favata in trio con il chitarrista Marcello Peghin e Yuri Goloubev al contrabbasso. “Fahrenheit” è una delle trasmissioni culturali di maggiore successo della Rai: in onda da dieci anni è dedicata in modo particolare al mondo del libro, ma è anche uno spazio radiofonico di confronto, di scambio di idee ed opinioni sulle questioni cruciali del nostro tempo.

Nel corso delle trasmissioni, che andranno in onda come sempre in diretta dagli studi di via Asiago, si potranno ascoltare i brani tratti da “The night of the storytellers”, il tredicesimo album per Enzo Favata, sassofonista e compositore dallo stile originale, sempre più apprezzato sulla scena jazz internazionale. Il musicista ha chiuso il 2009 con la presentazione di questo nuovo lavoro, dopo un anno intenso e ricco di impegni, tra cui i tour in Sudafrica, Norvegia, Ghana e Togo, una produzione con il pianista cubano Omar Sosa e la registrazione di un disco per la prestigiosa ECM con il quartetto “Games”, la cui uscita è prevista per settembre 2010.

Ancora una volta Enzo Favata mette insieme, nei dieci brani che compongono l’opera, il racconto di un viaggio, una sorta di leitmotiv nella poetica di questo artista. Si pensi ad “Ajò” del 1997 con il bandoneonista argentino Dino Saluzzi, a “Voyage en Sardaigne” (1998), l’opera collettiva dedicata alla sua isola, ad “Atlantico” (1999) dove si evocava un viaggio immaginario attraverso i grandi scrittori sudamericani o ancora “The New Village” (2007) con l’immagine della maschera e dei canti barbaricini nelle strade di New York. Questa volta si tratta di un percorso affidato ai narratori di storie, incontrati in diverse regioni del mondo ed evocati nelle belle immagini che lo stesso musicista ha scattato durante i suoi tour. Tra queste spicca l’immagine di copertina, con la piazza Jemaa El-Fna di Marrakech dove si esibiscono gli storytellers più famosi del mondo arabo.

Il viaggio musicale parte con un “Café”, rivisitazione di un brano del brasiliano Egberto Gismonti, per assistere ad un “Sunset” su una strada che scorre accanto al mare, un tramonto con cui ci si accosta alla dimensione notturna che favorisce la narrazione di storie. Si parte quindi nel Latinoamerica attraversato in motocicletta da El Fuser, ovvero Ernesto Guevara prima che diventasse il Che; si arriva al “paese sopra le nubi” (The village above the clouds), un omaggio a Fonni, il paese più alto della Sardegna, per poi attraversare atmosfere primaverili con “Aprile” e le litanie delle preghiere popolari con “Amabile Maria” fino al raccoglimento del “Corale”. Si riparte con i racconti di Marrakesh, nel cuore del Marocco, per spiccare il volo con un sublime “Um anjo”, ancora di Gismonti, e terminare con una immersione nella notte unanime dei narratori.

Insieme ai sassofoni soprano e tenore del leader, nel disco si ascoltano la chitarra a 10 corde e la viola caipira suonate magistralmente da Marcello Peghin, che con Favata porta avanti un sodalizio artistico di durata ventennale, e il contrabbasso di Yuri Goloubev, proveniente dalla scuola classica dei Solisti di Mosca, considerato oggi uno dei più interessanti contrabbassisti nel mondo della musica improvvisata. Il trio amalgama insieme stili individuali ben connotati e maturi, in funzione di una poetica al servizio della musica e non del singolo interprete. Si respira una tensione all’ascolto reciproco e una grande intesa, maturata nei numerosi concerti che hanno preceduto la registrazione in studio.

Le composizioni sono tutte originali, fatta eccezione per le due rivisitazioni del grande Egberto Gismonti. L’opera è stata presentata al pubblico lo scorso mese di dicembre, con una serie di undici concerti in Sardegna, che hanno registrato ovunque un’accoglienza calorosa e applausi scroscianti a fine spettacolo.
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