S.A.
30 gennaio 2010
«Nessun taglio al Centro Alzheimer»
Con la compartecipazione delle amministrazioni locali, prevista da delibera di giunta regionale del 2006, la struttura potrà continuare la sua attività senza modifiche rispetto al passato

SASSARI – «Apprezziamo che il Comune di Sassari si sia sensibilizzato alle problematiche del Centro Alzheimer. Questo già potrebbe lasciare intravedere il sostegno finanziario dell’amministrazione comunale nei riguardi dell’utenza del Centro, con la compartecipazione alla spesa prevista dalla delibera di giunta, e rassicurare sul fatto che non ci sarà nessun ridimensionamento della struttura».
Sono le prime risposte dei vertici aziendali alle richieste avanzate dall’Associazione Alzheimer di Sassari al primo cittadino di Sassari.
«La Asl di Sassari non deve essere sollecitata per sostenere il Centro Alzheimer di San Camillo – hanno ripreso da Via Catalocchino – perché l’azienda ha sempre rispettato gli impegni nei riguardi della struttura e in questi anni è andata anche oltre, sostenendola interamente, anche con la concessione dei locali».
Il commissario dell’Asl di Sassari, assieme ai direttori amministrativo e sanitario, aveva già incontrato a dicembre i familiari e gli operatori del Centro Alzheimer di San Camillo. In quella occasione oltre ad esprimere l’intenzione di rinnovare il contratto di gestione con la stessa Associazione, in scadenza il 31 dicembre, il commissario Paolo Manca si era anche impegnato personalmente a chiedere all’assessorato regionale alla Sanità una deroga di due mesi alla delibera regionale sulle tariffe per i Centri diurni. La deroga è stata concessa dalla Regione sino al 28 febbraio, data nella quale dovrà essere rinnovato il contratto a termine di legge.
«Tra gli accordi per la proroga – ha sottolineato Paolo Manca – era previsto che l’Associazione si sarebbe adoperata per la richiesta della quota spettante alle amministrazioni locali». Nella proposta di rinnovo del contratto è prevista infatti l’applicazione del regime tariffario stabilito dalla delibera di giunta regionale numero 25/6 del 13 giugno 2006 per i Centri diurni integrati.
Nell’atto di giunta si prevede che il 50 per cento della tariffa sarà a carico dell’Azienda sanitaria e il restante 50, corrispondente alla quota di partecipazione sociale, sarà a carico dell’utente o del comune così come previsto del Dpcm del 29 novembre 2001. La valutazione da parte dell’Unità di valutazione territoriale dei pazienti ammessi o da ammettere al Centro costituisce il presupposto per l’avvio delle procedure di presa in carico dell’assistito, oltre che dalla Asl anche da parte del comune di residenza del paziente. Lo stesso regime tariffario viene applicato anche alle altre strutture accreditate e autorizzate all’erogazione di prestazioni nei centri diurni integrati.
Nella foto: Il Commissario dell'Asl Paolo Manca
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