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S.A. 6 febbraio 2010
Asinara: obiettivo rilancio
La necessità di rilanciare l’Asinara con un piano turistico importante e degli interventi urgenti sulle normative della pesca sono stati i temi principali sviluppati nell´incontro tenutosi tra le marinerie di Stintino, Castelsardo e Porto Torres e l´assessore Prato
Asinara: obiettivo rilancio

STINTINO - I pescatori delle marinerie di Stintino, Porto Torres e Castelsardo hanno esposto le loro problematiche all’assessore Prato durante il convegno organizzato dall’amministrazione comunale stintinese e tenutosi nella sala consiliare di via Torre Falcone. La necessità di rilanciare dall’Asinara con un piano turistico importante, in grado di portare sull’isola oltre 5mila persone, impiegare 400 addetti nell’offerta di servizi sull’isola Parco e valorizzare la struttura del carcere, da una parte; intervenire sulle normative della pesca e le sue restrizioni, dall'altra: sono stati i temi principali sviluppati dai presenti nell'incontro.

Nell’esporre le loro problematiche all’esponente dell'esecutivo, i pescatori di Stintino, con il presidente della cooperativa Gaetano Denegri, hanno messo in primo piano l’Asinara. Le limitazioni imposte dall’area marina protetta li costringono a stare lontani oltre 150 metri dalla costa dell’isola Parco. E così lo sforzo di pesca si concentra soltanto su particolari specie, talvolta anche a danno degli stessi stock ittici.

Le imbarcazioni stintinesi, turritane e castellanesi sono ormeggiate in porto da oltre un mese per le cattive condizioni del tempo. Le reti da pesca, quelle danneggiate dai delfini che popolano le acque del golfo dell’Asinara, sono a terra per la manutenzione. Il pescato nel periodo invernale è praticamente nullo. Una serie di osservazioni alle quali si sono aggiunte quelle dei pescatori della marineria di Porto Torres, che hanno segnalato la necessità di interventi di prevenzione e repressione contro la pesca a strascico abusiva, «anche con la costruzione di barriere artificiali – ha aggiunto Denegri – che ne impediscano l’attività».

I pescatori hanno chiesto, inoltre, una maggiore attenzione alle loro problematiche e tempi celeri, da parte della Regione, per la risoluzione delle questioni che riguardano il settore. Direzione verso la quale si sta muovendo il Comune di Stintino, «in trattativa con la proprietà dello stagno di Casaraccio che potrebbe essere messo a disposizione dei nostri pescatori» ha fatto sapere il sindaco Antonio Diana. «Altre opportunità potrebbe offrirle anche lo stagno di Pilo. Per dare risposte a tutte le marinerie – ha aggiunto Diana – dobbiamo mettere insieme tutte le energie e creare sistema, dobbiamo lavorare perché gli enti e le istituzioni parlino tra di loro».

E intanto una prima apertura è arrivata dal rappresentante del parco presente in aula: «Possiamo discutere sulle limitazioni dei 150 metri – ha detto l’ingegner Congiatu – oltre che sulla pesca dei ricci che stanno ormai invadendo la costa dell’isola». Al convegno sono intervenuti anche il sindaco di Castelsardo, Franco Cuccureddu, una rappresentanza dei pescatori di Castelsardo, il consigliere regionale presidente della commissione agricoltura e pesca Efisio Planetta, Antonio Colombo presidente della Confederazione cooperativa pesca della provincia di Sassari e l’assessore del Comune di Porto Torres Gaetano Mura in rappresentanza del sindaco turritano.

Nella foto: L'assessore regionale Andrea Prato e il sindaco di Stintino Antonio Diana



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