La compagnia aerea low cost blocca le prenotazioni su 7 destinazioni. Intanto si riunisce la "Cabina di Regia" con Conoci (Alghero) e la Giudici (Sassari) al tavolo con l'assessore Lorettu. Situazione paradossale
ALGHERO - Sono chiamati loro a risolvere un grave corto circuito con la Ryanair, che rischia di paralizzare l'unica vera azienda che, seppur in rosso perenne, permette a innumerevoli piccoli e grandi imprenditori di far girare l'economia turistica (e non solo): I politici, di professione e di fatto. Perché basterebbe pensare cosa è Alghero oggi (2010) e ricordare cosa era senza la famosa Ryanair. E poi c'è Stintino, Bosa, Villanova, la stessa Sassari e Porto Torres, tanti sogni spezzati. Una cosa, ad oggi, è certa: Saltano dal
29 aprile i collegamenti internazionali con Parigi, Bruxelles, Liverpool, Barcellona Reus e Brema; all'aria quelli nazionali con Bari e Verona.
Qualche mese fa lo strappo con l'Enac (e la chiusura di tutti i voli nazionali, poi riattivati), oggi quello con la Regione Sardegna e Sogeaal. Niente paura comunque, si è riunita proprio ieri la "Cabina di Regia" regionale cui hanno partecipato, oltre alle società di gestione degli scali aeroportuali, le Camere di Commercio e gli amministratori locali e provinciali. Presenti, tra gli altri, anche il vice sindaco di Alghero, Conoci, la presidente della Provincia di Sassari, Giudici e dell’Ogliastra, Carta, e tutti hanno concordato dell'importanza del low cost. «La Regione conta sulla copartecipazione di tutti i soggetti interessati per individuare nuove modalità di sviluppo e promozione: Bisogna creare una vera e propria filiera - ha sottolineato l’assessore Lorettu - dove tutti avranno compiti specifici e chiare responsabilità di attuazione del progetto».
Tutto bene fin qui, peccato però che tutti gli interlocutori (e i sassaresi ancor di più) non abbiano capito cosa succedeva, proprio nella giornata di ieri, ossia il blocco di ben 7 tratte da e per l'aerostazione catalana.
Tempesta in vista, titolava Alguer.it in tempi non sospetti, solo per chi non voleva vedere i gravi rischi che si celavano dietro le politiche regionali, e per chi, ad ogni costo, voleva difendere una ben definita scelta politica. Una strategia semi-distruttiva per l'aerostazione di Alghero a detta di tutti, apertamente miope e folle, come lo stesso
Pili ha recentemente ricordato all'assessora Lorettu. Un gioco al rialzo che per Alghero significa "al massacro", in assenza di valide alternative, che per ora non arrivano.
Ma questo l'assessora cagliaritana lo sa, perchè è impensabile che in 12 mesi (tanto è seduta in Giunta a Caglairi) non abbia ancora capito che smantellare un consolidato rapporto, seppur esoso, comporta ricadute devastanti. I 6 euro circa che la Sogeaal riconosce a Ryanair a passeggero trasportato, hanno fatto letteralmente rinascere l'aeroporto, catapultandolo dai 680 mila passeggeri del 2001, all'1,5 milioni del 2009. Un trend mai nemmeno sognato in assenza della compagnia che, nonostante la crisi planetaria, negli ultimi anni si è permessa di aprire hub in mezza Europa.
Cappellacci, Lorettu, lo stesso Luzzatti, la Giudici, Tedde dovranno decidere cosa fare, ognuno con le loro responsabilità, in ordine decrescente: Perchè non è normale che il futuro turistico di un territorio sia gestito da figure che non riescono a relazionarsi con i vertici di chi, da molti anni, pagano per assicurargli passeggeri e turisti dodici mesi l'anno. Non si placano intanto i messaggi stupiti di numerosi algheresi che non comprendono l'assoluto immobilismo, in una situazione decisamente ingarbugliata come quella all'orizzonte. /
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