Lo stato di forte preoccupazione regna tra i lavoratori del Riviera del Corallo che si dicono stufi di avere la spada di Damocle continuamente puntata sulla testa
ALGHERO – Dopo l'annuncio di
Alguer.it dell'improvviso blocco alle prenotazioni Ryanair da e per Alghero su 7 tratte low cost (Parigi, Bruxelles, Liverpool, Barcellona Reus, Brema, Bari e Verona), a parlare stavolta sono i dipendenti della Sogeaal, società di gestione dello scalo algherese. Lo stato di forte preoccupazione regna tra i lavoratori del Riviera del Corallo che si dicono "stufi di avere la spada di Damocle continuamente puntata sulla testa".
D’accordo con le decisione dell’esecutivo regionale di aprire i collegamenti ad altri vettori, il personale dell'aeroporto si dice altrettanto convinto che «tale azione debba essere intrapresa senza distruggere un modello di sviluppo assodato e creato in dieci anni, quale è Ryanair». «Sono sotto gli occhi di tutti - scrivono - i benefici che ha creato questa compagnia sia in termini di occupazione che in termini economici in una zona della Sardegna dove il tessuto sociale è sempre più lacerato da una crisi occupazionale senza precedenti».
I dipendenti Sogeaal parlano di più cause e responsabilità che avrebbero portato all’ultimo caso-Ryanair e che «il problema dei contributi di co-marketing non erogati è solo la punta dell’iceberg. La realtà - continuano - e che in questi 10 anni del boom di Ryanair su Alghero nulla o quasi è stato fatto per mantenere il costante aumento dei flussi turistici; mancano dei sistemi di trasporto efficienti, mancano attrazioni ed i servizi essenziali per una città turistica, manca una seria programmazione degli eventi».
Tutto questo avrebbe portato ad un calo dei flussi turistici di alcune destinazioni utili ad una destagionalizzazione, senza poi considerare la
forte concorrenza che si è scatenata fra Cagliari e Alghero. Elencati questi aspetti i dipendenti vorrebbero chiedere «a chi ha voce in capitolo su questa situazione e poteri decisionali come mai il problema di un possibile cortocircuito della regione e Ryanair si ripercuote solo su Alghero. E auspicano che sia i politici a livello locale che quelli a livello regionale si attivino immediatamente per evitare l’ennesimo ed annunciato disastro sociale, ed inizino (anche se forse ormai è troppo tardi), ad attivarsi immediatamente per cercare di creare i servizi essenziali e utili a poter definire Alghero città turistica».