Pazienti finalmente soddisfatte nell’ospedale di Alghero per un reparto che merita di crescere ancora. La testimonianza di una neo-mamma. In cantiere tanti progetti, la speranza è che possano decollare al più presto
ALGHERO – L’ospedale Civile di Alghero come mai nessuno lo aveva descritto. Potrebbe essere la prefazione di un libro d’inchiesta, dove a parlare è il lavoro delle ostetriche e dei dottori che lavorano nel nosocomio algherese che per una volta passa alle cronache per la soddisfazione di alcune mamme (pazienti) che scrivono ad Alguer.it per sottolineare l’umanità e la dignità riscontrata nel reparto di Ginecologia e Ostetricia. 13 ostetriche, 6 infermiere , 6 operatori socio-sanitari e 8 medici specialisti che nonostante la precarietà della struttura, riescono a sopperire alle molteplici carenze di un servizio sanitario spesso inadeguato, con una professionalità invidiabile e soprattutto una rinnovata organizzazione.
Proprio quella che Giovanni Urru, Primario da poco più di un anno, è riuscito a trasmettere in poco tempo al secondo piano di via Don Minzoni. «Mi sono recata d’urgenza in reparto (erano le 23.30 di notte) perché iniziavo ad avere contrazioni regolari, il preludio al travaglio, abbastanza impaurita e direi preoccupata, ma ho da subito potuto riscontrare una grande professionalità del personale che mi ha seguito in tutto. Tante attenzioni e una costante presenza che mi ha fatto vivere un’esperienza unica, quasi famigliare. E’ la consapevolezza che l’evento nascita non è più rivolto alla risoluzione di un problema, ma all’umanizzazione di un percorso che vede coinvolte noi donne».
La lieta notizia. «Parlando con il personale del reparto poi - puntualizza la neo-mamma - ho potuto constatare come la situazione non potrà che migliorare ancora. Ci sono tanti progetti in itinere che aspettano solo l’ok di Azienda sanitaria locale e amministrazione regionale. La speranza è che possano decollare al più presto». Si tratta della progettazione di un percorso che potrebbe portare nel giro di qualche anno a una struttura in grado di soddisfare differenti esigenze, dal parto in acqua (come già avviene con successo in altri ospedali), fino al parto in analgesia (in molti lo richiedono e sono costretti ad allontanarsi da Alghero). Tra le offerte poi, sarà sviluppato tutto ciò che compete la naturalità. Primo passo, rendere la struttura più accogliente (basta davvero poco in termini economici) e dotarla di arredi decenti, con bagni più idonei nelle stanze, letti adeguati e tecnologia al passo con i tempi. Si può fare. /
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