Lo sostiene Matteo Sanna (PdL), che precisa: «L’opposizione brinda contro la Sardegna che resta al palo aiutata da chi opera dietro i muretti a secco»
CAGLIARI - Dibattito acceso in regione dopo la
bocciatura degli articoli sul Piano-casa. «Le opposizioni hanno ben poco da festeggiare con la bocciatura delle modifiche al Piano casa. Un brindisi purtroppo solo politico e che va contro l’economia della Sardegna che già
boccheggia dopo i disastri dei quasi cinque anni di governo Soru».
Lo afferma Matteo Sanna, consigliere regionale del PdL, presidente della Commissione urbanistica e relatore di maggioranza del provvedimento bocciato ieri nel passaggio agli articoli. «Ricordo che anche l’allora maggioranza, subì il fuoco amico dei franchi tiratori con la legge sul cinema, ma il peggio si è verificato quando, volta per volta, sono state cassate, bocciate, respinte da altri organi terzi rispetto al Consiglio regionale, provvedimenti altamente incostituzionali che hanno contribuito ad affossare le sorti della Sardegna al quale noi, oggi, stiamo cercando di porre rimedio».
«E il Piano casa, e le sue modifiche, erano un provvedimento altamente valido per ridare lancio al settore edilizio fermo, paralizzato dalle leggi altamente restrittive e demagogiche volute dal centrosinistra». «Se l’opposizione gioca contro il futuro dei sardi, non capiamo il tradimento compiuto dietro il muretto a secco del voto segreto quando in Commissione nessuno della maggioranza aveva avanzato contestazioni o proposte di modifica che potevano davvero migliorare il testo normativo così da cominciare a dare risposte concrete agli attuali 4 mila cittadini, ma sarebbero stati anche di più da oggi in poi, che hanno depositato un progetto negli uffici comunali e che, invano, ora restano senza risposta».
Nella foto: Matteo Sanna