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Sergio Ortu
28 dicembre 2004
Amatori Rugby Alghero, bilancio 2004
Gli auspici del nuovo anno sono quelli di far bene già dalla prima partita che vedrà l’Amatori Alghero di scena in casa contro l’Udine

ALGHERO - Si è concluso con un pareggio tra vittorie e sconfitte il 2004 per il Terra Sarda Amatori Rugby Alghero. Sei vittorie e sei disfatte. I quindici di Ramiro Cassina dopo un avvio promettente nelle prime tre giornate hanno poi dovuto affrontare partite difficili con le formazioni più blasonate e dagli organici milionari. Altro problema che ha inoltre determinato le ultime tre sconfitte consecutive, ha riguardato alcune assenze importanti e che secondo il tecnico Cassina e gli stessi giocatori della squadra hanno influito parecchio nell’economia del gioco. In questo ultimo scorcio di 2004 infatti sono mancati Mori, Berasategui infortunati e Cerruti squalificato. C’è da evidenziare comunque che anche il resto della squadra non ha mostrato le unghie a dovere negli ultimi incontri evidenziato un certo affaticamento generale. L’auspicio è che queste tre settimane di pausa portino vigore alla squadra e i giocatori infortuni riacquistino la forma fisica. «Gli infortuni sono inconvenienti fisiologici nell’arco di un campionato -aveva detto mister Cassina- e noi li abbiamo pagati salati. Ci siamo inoltre scontrati nelle ultime partite con squadre certamente più attrezzate di noi e già candidate al primato». Per Cassina comunque il fattore campo ha un non so che di magico per la sua squadra. «A Maria Pia siamo in grado di esprimere doti particolari -aveva spiegato- anche se lo sgambetto lo abbiamo avuto lo stesso dal Cus Firenze. Uno sgambetto però frutto di approccio sbagliato e da qualche assenza evitabile». Gli auspici del nuovo anno sono comunque quelli di far bene già dalla prima partita che vedrà l’Amatori Alghero di scena in casa contro l’Udine. Squadra già superata nel girone di andata. Altro aspetto infine che sicuramente non ha giovato alla squadra in questa stagione è stato l’essere stata inserita in un girone dal punto di vista geografico piuttosto penalizzante. Le trasferte sono lunghe e per ragioni economiche le centinaia di km vengono coperti in tempi brevi. I tagli regionali ai finanziamenti hanno certamente costretto la società ad un ridimensionamento delle spese sia per gli ingaggi che per le trasferte.
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