|
S.A.
5 ottobre 2010
«Entro febbraio lo studio sulla Pelosa»
Nell’incontro con le associazioni ambientaliste presentato il Puc di Stintino e i progetti speciali. A breve la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva sull’eliminazione della strada della Pelosa

STINTINO - Una riunione nel complesso positiva che è servita a fare il punto della situazione, a illustrare alle associazioni ambientaliste il Puc, gli obiettivi di salvaguardia del territorio e i progetti speciali che l’amministrazione intende realizzare. Con la riunione è stato avanzato l’invito alle associazioni alla presentazione, entro l’8 ottobre, delle osservazioni sullo strumento urbanistico.
L’incontro ha consentito al sindaco di annunciare l’imminente avvio dello studio di fattibilità sulla Pelosa. Il progetto infatti è stato inserito nel Piano urbanistico comunale. «A breve affideremo lo studio di fattibilità, la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva relativa all’eliminazione della strada della Pelosa – ha detto il sindaco – la commissione infatti sta per avviare l’esame dei curriculum che sono arrivati, entro il 30 ottobre sarà affidato l’incarico e per il 28 febbraio avremo il progetto preliminare».
L’appuntamento, organizzato dall’amministrazione comunale di Stintino nella sala riunioni, sabato scorso ha messo attorno al tavolo i rappresentanti di “Italia Nostra” (Antonello Cugia, Antonio Arcadu, Alessandro Ponzeletti, Vincenzo Falchi) di Legambiente (Vincenzo Tiana e Luciano Deriu) e “Amici del Gruppi di intervento giuridico” (Manuela Grazia Diana). Alla riunione erano presenti il sindaco Antonio Diana, il presidente del Consiglio Gavino Pippia e il consigliere di minoranza Alessandro Maggiolo.
È stato il primo cittadino a spiegare, anche attraverso le carte realizzate dall’Ufficio del piano, alcuni tra i progetti speciali del Puc che rivestono per l’amministrazione una particolare importanza dal punto di vista ambientale. In premessa Antonio Diana ha fatto presente come il piano abbia permesso di individuare e censire numerose zone archeologiche e siti prenuragici. Inoltre il sindaco ha ricordato come nel Piano siano anche state previste regole per la creazione di nuove aziende agricole che, in certe aree, devono avere una dimensione minima di almeno 20 ettari e in altre invece 30.
È stato il progetto speciale Ovile del mercante ad attirare l’attenzione dei rappresentanti di Legambiente. In particolare ha colpito in positivo la scelta dell’amministrazione comunale di cedere gratuitamente i lotti di terreno alle giovani coppie di Stintino che decidano di realizzare nel paese la loro prima casa. Stessa politica l’amministrazione la adotterà nell’area individuata a Pozzo San Nicola.
Il sindaco quindi ha ricordato come sul territorio sia necessario combattere il fenomeno dell’abusivismo e ha portato come esempio il caso “Ezzi Mannu”, località fortemente antropizzata, dove nel tempo sarebbero sorte costruzioni in violazione delle normative. «Su questa zona – ha detto – abbiamo predisposto un progetto per la sua riqualificazione che consentirà di creare un parco archeologico, agricolo, balneare e realizzare attività di campeggio distanti circa 1 km dal mare». Ma il fenomeno dell’abusivismo interesserebbe anche un’altra zona, l’area che si affaccia sul mare di fuori e guarda l’isola dei Porri, sulla quale il primo cittadino ha fatto sapere che verranno programmati e avviati una serie di controlli. «Grazie a Google abbiamo individuato alcune costruzioni che non dovrebbero esserci – ha concluso – per quella zona vorremmo adottare misure di salvaguardia».
La discussione si è poi spostata sui progetti speciali di Capo Falcone, Cala Rosmarini e Punta Su Turrioni che prevedono una riduzione ulteriore delle volumetrie rispetto a quelle già fissate nel 2006. Ha chiuso l’incontro l’illustrazione del progetto Stagno di Casaraccio che prevede la possibilità di avviare attività di ittiturismo che riducano lo sforzo di pesca nel mare e assicurino la continuità lavorativa dei pescatori.
|