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S.A.
15 ottobre 2010
Operazione "Mare Sicuro": 73 soccorsi nel 2010
Si è ripetuta quest´anno l´attività che ha visto impegnate le capitanerie del Compartimento Marittimo di Porto Torres nelle coste del nord Sardegna. I risultati da giugno a settembre

ALGHERO - Per il periodo estivo 2010, la Guardia Costiera, su specifico programma del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha confermato “Mare Sicuro 2010”. L'operazione assolve ad un duplice compito: quello di supervisore, con il personale militare impegnato a garantire alla cittadinanza una serena e sicura fruibilità delle attività balneari; quello di severo tutore dell'ordine nei confronti di tutti quei comportamenti illeciti o quantomeno pericolosi.
E’ proprio nel periodo estivo che viene ribadita la vocazione del Corpo, quale Autorità preposta alla tutela della sicurezza in mare. Ogni estate, difatti, continuano a ripetersi incidenti per cause che quasi sempre sono da ricondurre all’imprudenza o alla scarsa conoscenza delle norme.
L’operazione “Mare Sicuro” ha visto impegnati, dal periodo 21 giugno al 12 settembre, gli uomini della Guardia Costiera in tutto il Compartimento Marittimo di Porto Torres, che si estende da Rena Maiore fino a Porto Tangone per circa 350 km, incluse l’Area Marina Protetta Isola dell’Asinara e quella di Capo Caccia – Isola Piana. L’attività si è svolta attraverso controlli a mare, con le unità navali dislocate presso la Capitaneria di Porto di Porto Torres, l’Ufficio Circondariale Marittimo di Alghero e l’Ufficio Locale Marittimo di Castelsardo.
La sorveglianza a mare è stata effettuata ponendo il massimo accento sul rispetto delle norme relative alla disciplina della navigazione ed effettuando una particolare azione di controllo sulle attività di noleggio e locazione delle unità da diporto, nonché su quelle dei diving. L’operazione "Mare sicuro" ha visto impiegate anche pattuglie a terra con uscite giornaliere, festivi compresi, nei tratti di costa maggiormente frequentati, garantendo il puntuale rispetto di quanto previsto dalle ordinanze di sicurezza balneare emanate dall’Autorità Marittima, compreso l’ordinanza balneare 2010 della Regione Autonoma della Sardegna che disciplina le attività esercitabili sul demanio marittimo.
In particolare, i controlli hanno riguardato le strutture e gli stabilimenti balneari al fine di verificare la regolare tenuta delle postazioni di salvataggio e delle dotazioni di sicurezza con 20 persone impiegate, per un totale di circa 3650 km percorsi. In totale, sono stati elevati 192 verbali pari ad un ammontare di 60mila euro circa; svolti 13 sequestri amministrativi e 12 penali; e segnalato 28 persone all'Autorità Giudiziaria.
Un capitolo a parte, infine, merita l’attività di ricerca e soccorso in mare, compito istituzionale del Corpo che viene svolto da unità navali dedicate (le classi 800) h 24 e che, nel periodo di cui trattasi, ha consentito il salvataggio di 73 persone. e il soccorso a 25 unità da diporto (anche grazie alla fattiva collaborazione con le Associazioni di volontariato della Protezione Civile operanti nella Provincia di Sassari). Tuttavia, non sono mancati episodi negativi che hanno visto tre bagnanti deceduti, di cui uno al lido di San Giovanni nel Comune di Alghero.
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