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Red 8 gennaio 2005
Vanni Masia, "più tasse ingiuste per tutti"
Il Governo di centrodestra ha gridato a tutto volume che diminuiscono le tasse, mentre la Finanziaria 2005 comporta "più tasse, più ingiuste per tutti" per quasi circa 10.000 miliardi di vecchie lire
Vanni Masia,

ALGHERO - Vanni Masia, portavoce algherese del Circolo “Società Civile” della Margherita, interviene, con una nota stampa, in merito alla finanziaria 2005, presentata dal Governo Berlusconi.
«Secondo le esternazioni di alcuni rappresentanti del Governo – sostiene Masia - gli italiani sono tutti felici e contenti della nuova situazione economica: le famiglie stanno meglio e le imprese hanno di fronte una radiosa situazione di conquista di nuovi mercati. Naturalmente le cose non stanno così. Non occorre che lo diciamo noi. È la realtà del Paese che parla attraverso le associazioni, le organizzazioni sindacali. Tutti ritraggono un´Italia molto diversa. Le famiglie, purtroppo, stanno peggio. Diverse le novità introdotte nella legge Finanziaria attraverso il maxiemendamento del governo.
STANGATA SUI BOLLI - In arrivo anche una stangata di 1.120 milioni di euro; si tratta di un aumento di bolli, imposte di registro, tasse di concessione governative, imposte ipotecarie e catastali.
ADDIZIONALI IRE (ex Irpef) e IRAP - Il taglio fiscale si accompagna con un aumento delle imposte locali sotto forma di addizionali regionali e locali. Il testo infatti dà il via libera alle regioni ed agli Enti Locali per aumentare il prelievo».
Nella nota Masia continua affermando che «su questa materia siamo un po´ frastornati perché abbiamo sentito molte cifre, abbiamo letto molte tabelle e stiamo facendo i nostri calcoli. Comunque ci sarà un momento della verità, perché con la consegna delle buste paga di gennaio vedremo da soli chi ha ragione: noi, che sosteniamo che purtroppo il vantaggio fiscale sarà molto modesto, o chi sostiene che siamo in presenza di una riduzione epocale delle tasse. A partire da questo primo mese del 2005, ci accorgeremo anche del fatto che quel modesto intervento sulla riduzione delle aliquote IRE (modestissimo per molti di noi, inesistente per molti altri, ed altissimo per pochi con super-redditi) sarà comunque completamente eroso dagli aumenti cui andremo incontro nella vita quotidiana. Voglio fare alcuni esempi di stipendi annuali e di quanto si riduce la trattenuta nelle buste paga sia annuale che mensile:
reddito 18mila euro, risparmio mensile 14,65; reddito 50mila euro, risparmio mensile 88,50 ; reddito 30mila euro, risparmio mensile 34,45; reddito 90mila euro, risparmio mensile 143,50; reddito 45mila euro, risparmio mensile 40,82; reddito 300mila euro, risparmio mensile 503,08 .
Ci accorgeremo – continua il portavoce del Circolo “Società Civile” - che la benzina purtroppo continuerà ad aumentare, perché il Governo colpevolmente non interverrà per ridurre le accise. Se compreremo una automobile ci renderemo conto del fatto che l´imposta di trascrizione sarà aumentata di circa il 10 per cento. Se andremo a richiedere un certificato verificheremo che il costo bollo sarà aumentato. Noteremo anche l´aumento delle relative imposte che si pagano in Tribunale, così come quelle previste per la sottoscrizione di un contratto d´affitto. Ma potrei proseguire negli esempi».
«Governo e centrodestra – si legge ancora nella nota - ha gridato a tutto volume che diminuiscono le tasse, mentre la Finanziaria 2005 comporta "più tasse, più ingiuste per tutti" per quasi circa 10.000 miliardi di vecchie lire
Più tasse ingiuste perché si sposta il prelievo fiscale dalle imposte progressive, cioè proporzionali poiché erano concentrate sui redditi (cioè si pagava in relazione al reddito: di più chi guadagna di più, e meno per i redditi più bassi) a quello dell´aumento delle imposte su tutti i cittadini.
Ma non si sono fermati qui, hanno tagliato (per coprire i 591 commi dell’articolo unico della Finanziaria che contengono varie “concessioni”, a partire da quella su Villa Certosa in Sardegna) tanta parte dei finanziamenti - per il 2005 - del Ministero del lavoro e degli affari sociali, con la conseguenza che non vi sono più i finanziamenti indispensabili per realizzare la riforma degli ammortizzatori sociali e la utilizzazione del TFR, per realizzare i Fondi pensione complementari.
In conclusione una Finanziaria, quella del 2005, ingiusta socialmente e che non affronta i problemi più urgenti per il rilancio dello sviluppo del Paese, condizione anche per risolvere positivamente i problemi sociali, del lavoro e dei pensionati. Questa finanziaria certifica una politica di progressivo impoverimento generale che dura da quattro anni.
Un INTERO paese - conclude Vanni Masia - è ostaggio di un Governo e di una maggioranza parlamentare che ossessivamente ripetono a chi dimostra la gravità della situazione: voi non dite il vero, voi siete bugiardi.
Dopo tre finanziarie di tagli e sottrazione di diritti acquisiti, con questa manovra finanziaria per il 2005 abbiamo una situazione in cui tutti, veramente tutti: genitori, studenti, lavoratori autonomi e dipendenti, precari, disoccupati, comuni, province e regioni, ospedali, scuole, militari avranno minori risorse e un ridotto potere d’acquisto e d’investimento. A parte la riconoscenza di alcune decine di migliaia di italiani che si sono visti aumentare la resa dei profitti e delle rendite – grazie anche alle finanziarie precedenti-, il Governo dovrà automaticamente incassare l’ira e lo sconforto degli italiani».

Nella foto: Vanni Masia



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