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Red 17 novembre 2010 video
Cortei studenteschi in 100 città
Da Torino a Palermo oltre 200mila studenti sono scesi in piazza. Partecipata manifestazioni a Sassari con una nutrita rappresentanza di studenti delle scuole di Alghero


ALGHERO - Da Torino a Palermo oltre 200mila studenti sono scesi in piazza in oltre 100 città italiane per chiedere, nella Giornata mondiale per il diritto allo studio, fondi per la scuola pubblica e insegnanti preparati non licenziati. Si celebra, storicamente, la Giornata Mondiale dello Studente, in ricordo dell’eccidio di numerosi studenti universitari a Londra, ad opera dei nazisti nel 1939.

A Torino in migliaia tra studenti medi e universitari, insieme al personale della scuola si sono dati appuntamento in piazza Arbarello per dar vita a un corteo aperto dallo striscione "Gelmini, credevi fosse la fine ma questo è solo l'inizio" e diretto in piazza Castello. Al corteo principale si sono aggiunti altri due cortei, uno partito dal Politecnico con circa 200 studenti e un altro da Palazzo Nuovo con circa 300 partecipanti.

A Milano alcuni momenti di tensione si sono verificati al corteo partito da Largo Cairoli. Lungo il percorso numerose sono state le vetrine di alcune banche imbrattate con le scritte "assassini" e "la crisi ve la creiamo noi". La vetrina della filiale della Banca Fideuram, in centro è stata spaccata da alcuni manifestanti incappucciati. Diversi gli slogan lanciati dal corteo contro il ministro Gelmini. Su uno striscione si legge: "Di notte bunga bunga, di giorno finanzia le scuole private dei preti. Vergogna".

A Roma uno dei cortei che animano le proteste studentesche, ha dato vita, per alcuni minuti, a un sit-in bloccando il traffico tra Lungotevere e viale Trastevere al grido di "noi la crisi non la paghiamo". Sempre nella Capitale, si sono dati appuntamento a piazza Trilussa circa trecento studenti e studentesse in rappresentanza dei licei Manara, Visconti, Virgilio e Mamiani occupato per partecipare alla giornata di mobilitazione.

Insegnanti e studenti hanno sfilato in corteo anche a Firenze. Partito da piazza San Marco il serpentone era aperto dallo striscione "Patto sociale, profitto per i padroni, sfruttamento e repressione per tutti gli altri". I ricercatori hanno sfilato con i camici bianchi e la scritta "università pubblica, condizioni gravissime". A Napoli e a Salerno in tantissimi hanno sfilato sotto l'acquazzone. Ad Avellino gli studenti hanno dato vita ad un'assemblea studentesca presso la palestra comunale dove si sono riuniti studenti di tutte le scuole della città.

A Cagliari, alla manifestazione contro "lo smantellamento della scuola pubblica" ha preso parte anche il Movimento dei pastori sardi. Al termine del corteo, partito da piazza del carmine, lezione in piazza tenuta dai ricercatori universitari precari. Partecipata la manifestazione di Sassari, un migliaio gli studenti, con un folto gruppo in rappresentanza della città di Alghero, capeggiato dal movimento Resistenza Studentesca, presente con una delegazione di studenti e studentesse delle varie scuole catalane. Slogan contro le "politiche distruttive attuate dai ministri Gelmini e Tremonti e per chiedere un aumento immediato della spesa per l'istruzione pubblica, l'Università e la ricerca".

Alle proteste replica il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini: «La protesta mi pare riproporre vecchi slogan di chi vuole mantenere lo status quo, di chi è aprioristicamente contro qualsiasi tipo di cambiamento. Bisogna avere il coraggio di cambiare. E' indispensabile - rileva - proseguire sulla strada delle riforme. E' necessario quindi puntare a una scuola di qualità, più legata al mondo del lavoro e più internazionale». / VIDEO

Nelle foto: la manifestazione na Sassari in Piazza d'Italia




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