La Provincia ha iniziato dalla Riviera del Corallo i sopralluoghi in programma nelle spiagge del nord Sardegna caratterizzate dal fenomeno dell´erosione. Presenti il Comune di Alghero e le associazioni di categoria
ALGHERO - Puntuali questo pomeriggio al "summit" tenutosi alla spiaggia algherese delle Bombarde c'erano dirigenti comunali, politici, operatori di varia provenienza del tessuto economico locale. L'appuntamento è con quello che non si esagera a definire un disastro di carattere ambientale, ma anche economico: l'erosione delle coste del nord Sardegna. Sulla tempestività, o puntualità appunto, ci sarebbe qualcosa da puntualizzare considerato che il fenomeno si sta verificando con una certa gravità dalla fine del 2008. Tuttavia, meglio tardi che mai.
L'assessore provinciale all'Ambiente Paolo Denegri (è la provincia ad avere la competenza sulla materia ndr) chiarisce l'intenzione di costituire un tavolo di coordinamento. Non facile ovviamente quando ad interagire dovranno essere diversi comuni, enti, associazioni di categoria e studi contrastanti tra loro sulla risoluzione del problema. L'obiettivo però è comune, la ricerca dei finanziamenti comunitari per l'attuazione di un'operazione salva-coste, per cui ha rassicurato l'assessore «l'amministrazione provinciale ha messo in moto i meccanismi opportuni».
Nel progetto della Provincia sono comprese le altre spiagge del nord dell'isola, pur iniziando dalle Bombarde che resta «un simbolo del turismo balneare sardo» dice il collega della Giunta Giudici e delegato alla Programmazione, Enrico Daga. In caduta libera, purtroppo, da almeno due anni e «dove gli operatori balneari sono stati messi in ginocchio», dice uno di loro Giovanni Manca, titolare di uno stabilimento balneare sulla spiaggia "vip" algherese da oltre 20 anni (e vicepresidente provinciale del Sindacato italiano balneari ndr).
Un primo intervento non risolutivo ma "palliativo" lo spiega l'ingegniere Giovanni Patteri con il collega Andrea Patteri: «si tratta di un ripascimento leggero con un apporto di sabbia di circa 10mila metri cubi che è già stata analizzata e presenta lo stesso colore e tipologia. Il costo è di 240mila euro ma per una soluzione più definitiva occorrono opere di difesa marine».
Con Enrico Daga e Paolo Denegri presenti anche l’assessore dell’Ambiente del Comune di Alghero, Antonio Adamo e il dirigente Gianmarco Saba; il presidente della Camera di Commercio di Sassari, Gavino Sini; il presidente provinciale di Federalberghi, Giorgio Maccioccu; il presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, Stefano Visconti; e il presidente territoriale della Confcommercio di Alghero, Massimo Cadeddu. Dopo il sopralluogo, i lavori sono proseguiti nella sede algherese di Confcommercio, in via Brigata Sassari.
Nella foto: Il sopralluogo della Provincia alle Bombarde