La chiede con fermezza Stefano Visconti, presidente del Consorzio turistico Riviera del Corallo, con la stagione turistica ormai alle porte
ALGHERO - Con la grave crisi dei consumi e la propensione alla spesa ai minimi, gli operatori di settore si preparano a misurarsi con le incognite della stagione alle porte. «E quest’anno abbiamo una preoccupazione supplementare - sottolinea il Presidente del Consorzio Turistico Riviera del Corallo, associazione che annovera alberghi, residence, campeggi e villaggi vacanze, tour operator, agriturismi e case di campagna, commercianti, noleggiatori e prestatori di servizi - il fenomeno di erosione costiera che mette a rischio la risorsa più importante del nostro Territorio: i litorali sabbiosi della Riviera del Corallo. Essendo ancora le spiagge bianche e il mare cristallino gli elementi in grado di attirare sul nostro Territorio il maggior numero di visitatori, dobbiamo a questi beni naturalistici tutti i riguardi del caso. Pool di studiosi e tavoli tecnici sono al lavoro da anni per analizzare il fenomeno e capirne le cure».
Il
29 dicembre trascorso, alla presenza di tutte le Associazioni di Categoria, dell’Università di Sassari, degli Organi di Stampa e Informazione, delle Pubbliche Istituzioni interessate (Provincia di Sassari e Comune di Alghero), si è riunito un “Tavolo del Fare”, istituito con l’intenzione di ridare lustro e vita alla spiaggia delle Bombarde, il nostro litorale più prestigioso, oggi landa desolata di scogli appuntiti, rifiuti di ogni genere e alghe. «Iniziative lodevoli - precisa Stefano Visconti - ottime intenzioni, si attendono adesso con fiducia fatti e determinazioni».
Ulteriore problema, che si presenta ciclicamente, riguarda il fenomeno dello spiaggiamento della posidonia. «Anche questo - sottolinea Visconti - un tema delicatissimo, sul quale ancora si studia quale possa essere la strategia e il modus operandi a tutela dei litorali e a difesa del loro depauperamento. A corredo, una normativa giustamente stringente, che disciplina tempistiche, metodi di raccolta e di smaltimento del “rifiuto”, o meglio, il posizionamento temporaneo in adatto sito o porzione di litorale attigua a quello oggetto di intervento. Soprattutto quest’ultimo punto non tiene in considerazione le caratteristiche peculiari di ogni singolo arenile, delle sue condizioni al contorno e dei suoi accessi».
Risultano infatti particolarmente penalizzati gli arenili di piccola ampiezza, ci tiene a precisare il presidente del Consorzio Riviera del Corallo. «Alla fine della stagione balneare, è onere del Concessionario riposizionare il “rifiuto” dove era stato prelevato all’inizio del procedimento. Per litorali chiusi e privi di idonei ricircoli di corrente, significa accumulare posidonia un anno per l’altro». «Poiché riteniamo importante tanto la salvaguardia dei litorali quanto il loro utilizzo - conclude Visconti - chiediamo alle nostre Istituzioni attenzione massima alla questione, nell’interesse della Collettività, che trae impiego ed indotto dalla presenza, fino ad oggi massiva, di ospiti e Visitatori, che ancora scelgono Alghero tra una variegata vetrina di prodotti senz’altro più competitivi, forse meno suggestivi».