Luigi Coppola
4 febbraio 2005
A Sassari “Le quattro stagioni” di Vivaldi
Inaugurata la stagione concertistica 2005 promossa da Teatro e/o Musica. Al Teatro Ferroviario oltre cento persone applaudono un’orchestra d’eccellenti musicisti

SASSARI – Un nutrito e selezionato pubblico (considerando la serata infrasettimanale battuta dal clima rigido e polare di questi giorni), ha gustato il primo concerto sinfonico che ha inaugurato la rassegna concertistica 2005. Lo spettacolo promosso dalla Cooperativa Teatro e/o Musica di Sassari, ha inaugurato il ciclo di dodici spettacoli, che secondo i filoni musicali trattati, saranno eseguiti anche al Teatro Verdi o presso la sala Sassu del Conservatorio Luigi Canepa.
Il concerto sì è valso di due esecuzioni. La prima parte ha visto impegnati al flauto il solista Stefano Mancini e Maria Paola Mulas. Accompagnati da un’orchestra di dodici elementi, hanno interpretato i brani del Concerto in Do Maggiore per due flauti, archi e cembalo.
Una coesa prolusione di suoni che hanno scaldato gli animi infreddoliti in platea, attraendo i primi applausi spontanei. Il Maestro Marco Ligas, docente presso il Conservatorio di Cagliari, ha eseguito da primo violino solista, l’opera più nota della produzione Vivaldiana: “Le quattro stagioni”.
I quattro concerti delle Stagioni sono divisi in tre tempi: Allegro – Adagio – Allegro. Ognuno è preceduto da un sonetto esplicativo che aiutano ad illustrare i vari andamenti stagionali. Ogni concerto ha un nome di stagione che inizia dalla Primavera. Per molti la sessione più bella dove il canto degli uccelli, il vento è disegnati da veloci sincopati. Poi il susseguirsi degli altri cicli: l’Estate, l’Autunno e quindi l’Inverno. L’esecuzione ha vissuto momenti lirici elevati, nella prova di Ligas e degli orchestrali (fra questi il giovane Maestro algherese Michele Nurchis), che in più di un’occasione ha spinto gli spettatori a rompere l’austero silenzio con battimani anticipati, rispetto al naturale termine della partitura. Una prima sinfonica che fa ben sperare gli organizzatori della manifestazione per un risveglio culturale della musica da camera nella città sassarese. Con i maggiori tagli operati nell’ultima finanziaria alle risorse destinate alle manifestazioni teatrali e culturali, l’impresa diviene sempre più ardua, relegando l’Italia agli ultimi posti europei per l’attenzione data alla cultura. Il prossimo appuntamento con la lirica al Teatro Ferroviario è fissato per il venti marzo. Andranno in scena le Operette di J. Hoffenbach. “L’Isola di Tulipatan Pomme D’Api”, dirette dal prof. Giampiero Cubeddu.
Nella foto: l’esecuzione del Maestro Ligas
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