S.A.
14 marzo 2011
Da Sassari a Nuoro: 51mila interventi del 118
I dati del 2010, contro i 6mila del 1999, per una popolazione di almeno 700mila persone. Le carenze legate alla viabilità e al personale evidenziate nella Commissione Sanità provinciale

SASSARI - Oltre 51mila interventi del “118” nel 2010, contro i 6mila del 1999, per una popolazione di almeno 700mila persone residenti in un territorio che abbraccia dal nuorese e l’ogliastra sino a tutte le province di Sassari e di Olbia-Tempio: 13.381 Kmq non sempre serviti da una viabilità adeguata all’intervento di emergenza. Sono i dati che il responsabile sanitario del Servizio del 118, dott. Piero Delogu, ha fornito alla Commissione Sanità della Provincia di Sassari presieduta dal Consigliere Mario Pala che, nell’aprire la riunione, ha sottolineato l’importanza fondamentale di questo servizio primario per la qualità della Sanità e per la sicurezza dei cittadini.
«Siamo cresciuti in maniera esponenziale, ed il Servizio ha un’ottima organizzazione con postazioni nel territorio e di rinforzo per l’estate, dove i turisti non residenti fanno salire notevolmente le richieste di intervento, e in occasione di eventi e festività - ha dichiarato il dott. Delogu -. Ma questo non vuol dire che non ci siano problemi nel mantenere e consolidare i buoni livelli raggiunti e nel far sviluppare importanti servizi di emergenza come l’elisoccorso». La complessità del sistema 118 è testimoniata dalla rete di Postazioni da coordinare per gli interventi e mantenere in estrema efficienza. Per il Soccorso Avanzato (MSA): 4 nella provincia di Sassari, dislocate nel comune capoluogo e a Porto Torres, Alghero e Ozieri; 2 nel territorio di Olbia-Tempio; 3 nel nuorese; 1 in Ogliastra, a cui si aggiungono le 6/7 di Soccorso Infermieristico, che vanno a coprire le zone a maggior presenza turistica, e le 81 Postazioni di Soccorso di Base (MB) sparse su tutto il territorio del Centro Nord, affidate alle Associazioni di volontariato.
«Solo con la grande disponibilità dei Vigili del Fuoco, che pure hanno un solo mezzo e devono far fronte a mille emergenze, riusciamo a tamponare una situazione difficile. Siamo il riferimento dell’intera Sardegna e l’unica base messa a disposizione è quella di Fertilia - sottolinea il Responsabile del 118 - e non possiamo continuare senza certezza dei mezzi, di eliporti disponibili e dedicati, e di personale attrezzato. Si ha notizia che la Regione stia programmando un bando di gara che metterà a disposizione 40 milioni di euro in 5 anni per affidare l’intero servizio di elisoccorso a imprese specializzate. Speriamo di essere ascoltati su bisogni e priorità - prosegue il dirigente -, ad esempio sarebbe necessario prevedere almeno tre basi a Sassari, a Nuoro e a Cagliari, ma anche la zona di Ozieri potrebbe ospitarne una».
L'altro punto dolente evidenziato è la cronica carenza di personale, la formazione specifica e l’aggiornamento continuo per tutti gli operatori che intervengono nel pronto soccorso. La consigliera Alba Canu ha sottolineato come il tema delle professionalità da formare e inserire sia prioritario se non si vuole rischiare la paralisi e ricorda, tra le altre, la querelle già affrontata dal Consiglio Provinciale riguardo al mancato concorso per l’inserimento negli organici di particolari professionalità. Per il Presidente della Commissione consiliare Mario Pala, il 118 di Sassari è sicuramente la struttura meglio organizzata della Sardegna, «ma risente di una programmazione regionale che tende a rallentare ogni salto di qualità proposto per il servizio 118 di Sassari in attesa che anche le altre ASL rivedano la propria organizzazione e i propri livelli di efficacia ed efficienza. E questo non è accettabile e andrà chiarito nel confronto con la dirigenza ASL e con la Regione».
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