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Luigi Coppola 9 febbraio 2005
Il canto ecumenico di Noa, mirabile concerto della cantante israeliana
Tutto esaurito il teatro Verdi di Sassari per un pubblico incantato nel trasporto emotivo.Accompagnata alla chitarra dallo storico partner Gil Dor, dalle eccezionali percussioni di Zohar Fresco, l’artista canta e balla per circa due ore. Scherza alternando un ottimo italiano. Spettatori coinvolti nello show con cori e battiti di mani. Finale sorpresa: duetto in sardo con Andrea Parodi
Il canto ecumenico di Noa, mirabile concerto della cantante israeliana

SASSARI – Quando sale sul palco, venti minuti dopo le ventuno, stretta nel corpetto rosso che ne risalta la bellissima fluente chioma nera, la calda accoglienza a lei riservata, già sarebbe sufficiente a significare una serata densa d’emozioni. Achinoam Nini Barak, per tutti Noa, parte dolce, quasi in punta di piedi con rigore orientale intonando “You’re beatiful”. E’ accompagnata solo dalla chitarra di Gil Dor, suo mentore, storico partner musicale dai tempi del collage americano. Ne ricorderà il quindicesimo compleanno artistico (accennate nelle note di “Happy bihrtday”), ricorrente nella felice serata sassarese. Il feeling col pubblico è acceso, il contatto incatenato in un’iperbole d’atmosfere sonore, interrotte solo per pochi incredibili minuti da un malefico black out che oscura il Verdi in un buio pesto. Ha la tempra dei forti Noa, che, con l’improvvisazione propria delle grandi jazz woman, tiene calda la platea con un “Torna a’ Surriento” per sola voce e chitarra.
L’avvio del concerto (il terzo appuntamento della stagione concertistica 2005 Cooperativa Teatro e/o Musica) segna la prima fase “americana” della sua produzione. “Wild”, “I dont’t know”, “Today” ripercorrono i tratti della sua carriera, avviata alla scena internazionale, nel suo primo album “Noa” (1994). Cori yankee della country melody d’oltroceano, corollari di una black voice da spirituals caraibici. Intrigati da ritmi etnici di Zohar Fresco. Mozza il fiato la sua jam session. Sei minuti di tamburi e percussioni che manda in visibilio la platea: mai così partecipe, non riesce a trattenere l’applauso, anche nel clou della performance. Risente di variegate tendenze culturali la musica di Noa. “Un insalata mista”, la definisce in uno dei vari briefing alternando un ottimo italiano col pubblico che ride e applaude divertito. Sino a lambire filiere etno magrebine che ne rivela le orgogliose radici. La sua voce ha uno spessore pieno e cristallino da ricordare poche vocalist di pari grado. In qualche nota atmosfera ricordiamo la migliore Tracy Chapman o Anita Baker. Nell’antologia finale dedicata a Napoli (in prossima uscita potrebbe esserci una raccolta di classici napoletani), l’accostamento a Lina Sastri ci conferma la potenza ecumenica di una musica, comune, nella grandezza espressiva, ai pochi talenti in circolazione, in grado di riprodurla nei migliori valori. Non dimentica i destini della sua terra, in un giorno fondamentale per gli sviluppi di pace. “Shalom”, cantata col pubblico è l’inno e la richiesta di pace. Il finale riserva una piacevole sorpresa. Andrea Parodi, le consegna un premio (ritirato da lui la scorsa estate) dedicato ad Eleonora d’Arborea. Impossibile rifiutare la richiesta del pubblico di cantare in sardo. Con Andrea, e Gil impreparati al fuori programma, “No poto reposar” è ancora più bella dell’immaginabile. La coda dello spettacolo, vive un affettuoso bagno di folla nel foyuaer del teatro, fra abbracci, foto e autografi. Stanca ma disponibile non lesina sorrisi e strette di mano. Le chiediamo che pensa sulla bella coincidenza fra il suo primo concerto a Sassari e lo storico accordo di Sharm el Sheikh, che intravede una speranzosa ripresa della Road Map. “Io spero, credo che la pace ci sarà in un prossimo futuro, con il riconoscimento ed il rispetto dei due Stati (Israele e Palestina ndr.)”. In Aprile tornerà in Italia, a Roma e Perugina, quando la rivedremo in Sardegna? La prossima estate, promesso..? - “Non lo so, non posso dirlo ora, ma sono pronta ok.”.
E’ quasi mezzanotte, c’è la piccolina da addormentare, sarà facilissimo nel riecheggiare “Beatiful that way”, “La vita è bella”, colonna sonora del film di Benigni, sigla finale di una notte che Sassari non scorderà.

Nella foto: Noa e Parodi
15/9/2025
La rassegna concertistica “Musica d’estate” proseguirà con 13 concerti per tutto il mese di settembre al chiostro di Santa Maria di Betlem a Sassari.



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