Tutte le tappe che hanno portato alla nascita della Piazza dei Mercati su un'area pubblica di estremo valore. Occhi puntati su Maria Pia. La speranza è che non venga svenduta a discapito della collettività. Oggi la manifestazione della scuola elementare Sacro Cuore
ALGHERO -
Aperta Piazza dei Mercati. Così titolava il
26 marzo 2011 il Quotidiano di Alghero, in seguito alla frettolosa e soprattutto non annunciata inaugurazione della Piazza dei Mercati. Non proprio un'opera qualunque. Ed è proprio questo inusuale comportamento di un sindaco e una giunta che, giustamente, non perdono occasione per mostrare le proprie opere, a riaccendere i riflettori su una delle vicende più chiacchierate che la città ricordi. Investimenti simili, sia chiaro, dovrebbero essere sempre legittimamente incentivati, ma a rimetterci non deve essere nessuno.
Paura per Maria Pia. Legittime le preoccupazioni che oggi si riversano per l'altra grande partita pubblico-privato che si gioca in questi mesi su Maria Pia. Se per l'area ex Giorno si parla, infatti, di un'area pubblica ceduta in permuta ad una impresa privata (dietro gara d'appalto) al 10% circa del valore realizzato (in città attualmente le permute si aggirano al 50%), ci si domanda perchè il comune dovrebbe continuare a svendere beni e non ricavarne invece il reale valore di mercato (in termini monetari, ma anche sociali).
Dicembre 2002.
La protesta invade il centro. Migliaia di studenti sfilano per le vie della città vecchia con tamburi, striscioni e slogans di protesta; sono i "giordotondini" che si rendono visibili per sensibilizzare la popolazione di Alghero sul futuro dell'area Giordo. Era dai tempi della "Pantera", il movimento studentesco che dopo le piazze di tutta Italia aveva contaggiato anche Alghero, che non si vedevano sfilare così tanti giovani per le vie della città. Seguirà circa un mese di occupazione della palestra.
Architettura, lezione in palestra. Anche la facoltà non rimane insensibile al caso-Giordo. Una lezione di Architettura e Urbanistica nella palestra Giordo, occupata ormai da un paio di settimane dagli alunni del Liceo Classico Giuseppe Manno di Alghero. L'iniziativa è partita da un gruppo di studenti iscritti alla nuova Facoltà algherese sensibili al problema della pianificazione urbana nella Città di Alghero. All'università si unirà presto il coro di no di tutte le associazioni ambientaliste: Codacon, Wwf, Italia Nostra e Legambiente, tutte contro il progetto.
Gennaio 2003.
Addio vecchia palestra. I primi colpi di ruspa hanno decretato la fine della struttura. Dopo un'iniziale sequestro del cantiere da parte della Magistratura, ripartono così i lavori di abbattimento della vecchia palestra. Rimangono però molti dubbi in seno al consiglio comunale, che in una delle ultime sedute dice no alla richiesta d'istituire un'apposita commissione d'inchiesta per accertare ogni ragionevole dubbio sull’intero progetto.
2004-2010. Buco nero nel centro storico. Sono anni difficili per tutti: La società Sofingi si vede costretta a interrompere i lavori con pesanti ripercussioni economiche; la città deve sopportare un imbarazzante cantiere nel centro storico che appesantisce il traffico veicolare; i commercianti vedono calare drasticamente i fatturati; i politici infoltiscono la rete dei contatti per cercare di districarsi nella delicata querelle; la Magistratura accerta la legittimità delle concessioni edilizie (2010). Nel 2008 intanto si snoda la matassa e riprendono i lavori nel cantiere tra via Lo Frasso, Mazzini e via Cagliari.
9 aprile 2011. Nonostante l'apertura alla città della nuova Piazza, le lamentele non finiscono. Questa volta sono i genitori, le maestre e la dirigente scolastica della scuola elementare Sacro Cuore a soffiare sulle polemiche. Pare infatti che l'allora assessore Antonello Muroni (oggi Presidente del Consiglio) avesse
promesso loro un apposito spazio da 300mq da destinare ad attività ludico-ricreative per i bambini. Promessa smentita dai fatti e dallo stesso sindaco: nessuno spazio, infatti, sarà destinato loro, e così gli stessi genitori, i bambini, le insegnanti e i collaboratori della Scuola organizzano la loro festa di inaugurazione della Piazza dei Mercati. «Vorremmo così tutti insieme ricordare l'importanza degli spazi educativi, compresi quelli per il gioco e per le attività ricreative e sportive dei bambini», sostengono. |
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MARCO TEDDE |