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S.A.
1 luglio 2011
Porto Torres: Scarpa firma la Carta di Matera
Siglato da Beniamino Scarpa il decalogo varato dalla Confederazione italiana agricoltori di impegni e obiettivi da portare all’attenzione dei sindaci d’Italia

PORTO TORRES - Il sindaco Beniamino Scarpa e il presidente della Cia di Sassari, Giovanni Maria Canu, hanno sottoscritto ieri pomeriggio la “Carta di Matera”, un decalogo di impegni e obiettivi che la Confederazione degli agricoltori sta portando all’attenzione dei sindaci d’Italia. Assieme al documento, i rappresentanti della Cia hanno sottoposto al sindaco Scarpa una serie di questioni che riguardano gli agricoltori della Nurra.
La firma è stata preceduta da un incontro a cui, oltre al primo cittadino e al presidente provinciale della Cia, hanno partecipato: Fabio Chessa (direttore provinciale della Cia), Antonio Masia e Gavino Busia (Componenti della Giunta provinciale Cia), Sebastiano e Giuliano Gaspa (rappresentanti del Comitato Cia Nurra – Porto Torres – Campanedda) e 4 imprenditori agricoli di Porto Torres associati alla Confederazione degli agricoltori. La “Carta di Matera” contiene principi come la valorizzazione dell’attività agricola e del rapporto tra cibo e territorio, la salvaguardia del terreno agricolo e la diffusione dei servizi per le aziende e i territori rurali. «Sono impegni importanti – ha detto il sindaco – da cui l’amministrazione comunale di Porto Torres non intende sottrarsi. L’agricoltura è una delle tante risorse di questo territorio, che ha un’area storicamente dedicata alle coltivazioni, la Nurra, in cui lavorano centinaia di persone».
La riunione che si è svolta in Comune ha anche permesso agli agricoltori di portare all’attenzione del sindaco una serie di richieste “locali”. Le proposte sono state presentate dai membri del Comitato Cia della Nurra, che si è costituito proprio per tutelare gli interessi dei coltivatori di Porto Torres. Le richieste vanno dal coinvolgimento degli agricoltori nel processo produttivo della Chimica Verde al controllo delle merci in transito al porto, dall’attivazione di un mattatoio consortile all’introduzione nelle mense scolastiche di prodotti del territorio. E poi ancora: la richiesta di destinare piazze e strade per la vendita diretta, la tutela del fiume Rio Mannu e la realizzazione di attività agricole sull’isola dell’Asinara.
Nella foto: Beniamino Scarpa che firma la Carta
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