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S.A.
2 settembre 2011
La scuola riapre, i problemi restano
La denuncia della Cisl che chiede un confronto immmediato con la Regione sui problemi atavici della scuola sarda e chiede l´avvio immediato della spesa delle risorse gia´ deliberate

ALGHERO - Ritorna l'emergenza scuola in Sardegna. Mancano ormai pochi giorni alla riapertura delle aule ma i principali problemi sono ancora da risolvere: riforme, diritto allo studio, lotta alla dispersione, situazione degli organici del personale docente e Ata.
E' la denuncia della Cisl che sollecita anche l'avvio immediato della spesa delle risorse gia' deliberate: 15 milioni per la lotta alla dispersione e 150 milioni per la scuola digitale. Incontri Giunta-Sindacato e conseguenti iniziative - insiste il sindacato - vanno realizzati prima dell'inizio delle lezioni, per fare in modo che anche il progetto scuola digitale sia avviato con una attiva partecipazione delle autonomie scolastiche alle elaborazione dei programmi.
«L’emergenza istruzione e formazione professionale - spiega la segretaria regionale, Oriana Putzolu - in un mercato del lavoro quale quello sardo sempre più povero, deprivato di risorse economiche e di opportunità lavorative, deve diventare scelta prioritaria nell’azione di governo della Giunta regionale. Avviare in tempo gli interventi - conclude - e dare gambe alla riforma del disegno di legge su istruzione e formazione potrebbe essere, una volta tanto, un passo importante per far ripartire la scuola sarda».
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