Red
14 settembre 2011
Uno scheletro medioevale nella Grotta Verde
L´eccezionale scoperta archeologica è stata fatta venerdì scorso dagli esperti della Soprintendenza. Questa mattina il sopralluogo nella grotta

ALGHERO - Lo scheletro di un uomo vissuto con tutta probabilità nel Medioevo è stato ritrovato venerdì scorso nella Grotta Verde, a due passi da Capo Caccia, dove da molti mesi è in corso una campagna di scavi coordinata dalla dott.ssa Michela Mighaleddu. I resti umani sono stati rinvenuti i prossimità dell’altare di Sant’Elmo, situato in una parte della grotta riservata al culto dove i ricercatori hanno riportato alla luce anche un tratto murario che delimitava l’ambiente.
I resti appartengono ad un uomo dell’altezza di circa 160 centimetri. Adesso saranno prelevati dalla tomba e opportunamente studiati prima di essere riprodotti attraverso l’ottenimento di un calco che consentirà di realizzare una copia dello scheletro ad uso espositivo. Il ritrovamento arricchisce ulteriormente il valore del sito, già al centro dell’interesse per recenti scoperte di diversi tipi di oggetti nella cavità risalente al quarto millennio A.C. Anfore, utensili in pietra, una spatola in osso del neolitico medio e frammenti di vasi del neolitico più recente.
«Il sito - ha spiegato il sindaco Marco Tedde oggi presente in grotta insieme ai tecnici e alla dott.ssa Daniela Rovina, responsabile della Soprintendenza per i Beni Archeologici - è conosciuto per il suo grande interesse storico e archeologico, ed andrà ad impreziosire il patrimonio culturale, naturalistico e ambientale della Riviera del Corallo. L’Amministrazione sta investendo ingenti risorse provenienti da un apposito finanziamento regionale, per aggiungere un tassello prezioso alla programmazione culturale e turistica della città».
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