Alguer.it
Notizie    Video    Alguer.cat   
NOTIZIE
SardegnaTurismo Alguer.it su YouTube Alguer.it su Facebook
Alguer.itnotiziealgheroSportAtletica › Atletica: Marco Ciccarella, quasi una confessione
Antonio Sini 12 marzo 2005
Atletica: Marco Ciccarella, quasi una confessione
«Non c’è la cultura dell’atletica, c’è un cambio generazionale di quelli tragici, nel senso che si trovano sempre meno ragazzi interessati allo sport»
Atletica: Marco Ciccarella, quasi una confessione

ALGHERO - Si mitiga il tempo ed ecco che ricompaiono i giovani della Gimnasium ad allenarsi nell’anello di atletica di Maria Pia. Sotto l’occhio attento e vigile di Marco Ciccarella il gruppo cominciano a sgambettare con sempre maggior intensità. Si preparano giornate agonistiche in Primavera, taluno prepara i meeting tardo primaverile ed estivi. Fra di loro, senza farsi notare più di tanto anche Maria Aurora Salvano, la gazzella della Riviera del Corallo, che segue il suo maestro come un vate. Marco Ciccarella punta molto sulla Salvagno, vorrebbe arrivare, da allenatore, dove è lecito pensare, dopo tre lustri abbondanti di tempo e fatica dedicati alla ricerca e alla crescita di talenti nell’atletica Algherese. Ciccarella lo abbiamo avvicinato in un momento di pausa del suo lavoro in pista. «E’ il gruppo della Gimnasium, una parte, - attacca Ciccarella - perchè oggi ci sono molti assenti. Sono giovani, vanno dalla categoria ragazze alla categoria allieve. Il nostro Gruppo è formato da una ventina di atleti, prevalentemente femmine, che fanno un po’ di tutto: dalla velocità agli ostacoli al salto in lungo. Quest’anno - continua il tecnico - la maggior parte di loro comincia a gareggiare, c’è già qualcuno interessante, come Anna Cataldi che nella categoria cadette fa velocità, nonché Valeria Soggiu, al primo anno, allieva che farà quest’anno i 100 metri piani».

E’ proprio cosi difficile fare Atletica ad Alghero?
«E’ molto difficile, risponde Ciccarella, perché non c’è la cultura dell’atletica, è questo il problema grosso, per assurdo avevo più ragazzi prima che non c’era la pista di atletica che ora, tanto per rendere l’idea. La gente, continua Ciccarella, ancora non sa che c’è una pista a Maria Pia, pensa sempre che sia un campo di calcio con intorno l’anello. Il problema vero è che dobbiamo essere noi della Società a cercarli, insieme ai massimi dirigenti Paolo Pais e Giovanni Costa».

Non Potrebbero darvi una mano gli insegnati di educazione fisica della città per incrementare il movimento?
«Il problema è che c’è un cambio generazionale di quelli tragici, nel senso che si trovano sempre meno ragazzi interessati allo sport, sono dei ragazzi completamente abulici, io lo vedo poiché sono insegnate nella scuola, non si riesce più a svolgere alcunché. Ci sono ragazzi che non giocano più in strada, per cui arrivano alle scuole medie privi di quelle capacità motorie che avevano fino a dieci anni fa, questo è un handicap, perché l’insegnante della scuola media deve praticamente fare cose da scuola elementare».

Eppure questo impianto sembra di assoluto valore…
«Ma non è funzionale all’atletica - risponde prontamente Ciccarella - manca tutta l’attrezzatura, gli ostacoli, manca il salto in alto, il salto con l’asta, le gabbie per fare i lanci. L’atletica comprende 20 specialità».

Chi dovrebbe dotare l’impianto delle attrezzature mancanti?
«E’ una struttura provinciale, che ha realizzato la Provincia con i fondi regionali, poi è passata al Comune. Da mie notizie so che era stato finanziato l’acquisto delle attrezzature, però con i tempi lunghi della burocrazia ancora non si vede niente».

Quindi questa è una struttura a metà?
«Peggio, a un terzo» sorride Marco Ciccarella. «Ma non mi lamento, nel senso che per fortuna c’è, però purtroppo non si possono fare meeting, gare agonistiche. Ad esempio questa scorsa Estate abbiamo fatto il Golden salti in piazza ( nel piazzale della Pace), anche li la gente non sapeva assolutamente di cosa si trattasse, e questo è un guaio, colpa anche nostra che non facciamo pubblicità e non riusciamo a “vendere” il prodotto, però…».

Possiamo quindi affermare che siamo agli albori dell’atletica ad Alghero?
«Beh sì, purtroppo sì, nonostante 18 anni di attività che ho alle spalle, ancora non siamo riusciti a proporci, fare atletica è difficile, ci vogliono non solo strutture, ma tecnici , tanti tecnici, diversi uno dall’altro, perché la velocità non c’entra niente con il salto in alto, e questo poco ha a che fare con il lancio del martello. Discipline completamente differenti fra di loro, magari con base unica, ma assolutamente diversi fra di loro».

La situazione è tragica?
«No - afferma Marco Ciccarella - la mia non è una lamentela, è un rimprovero a me stesso, soprattutto perché in tutti questi anni non siamo riusciti a formare un gruppo di tecnici adeguato alle esigenze di questo sport, questo francamente mi dispiace».

Così conclude il tecnico poco sognatore e poco propenso a incensarsi, mentre torna a far sudare i suoi allievi con ritrovato sorriso.



Nella foto: in piedi Marco Ciccarella Anna Cataldi, Aurora Salvagno, Valeria Soggiu, Luca Marongiu; in basso da sx Marta Velli, Giuliana Panti, Miryam Bruno.



Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2025 Mediatica SRL - Alghero (SS)