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Antonio Sini 26 marzo 2005
La processione del Venerdì Santo seguita da una folla imponente
Tantissima gente per le vie di Alghero, tanti turisti, tra il sacro e il profano Alghero “apre” la sua stagione turistica, e il termometro ieri ha fornito segnali confortanti
La processione del Venerdì Santo seguita da una folla imponente

ALGHERO - Grande partecipazione di fedeli alla Processione del Venerdì Santo, nell’ambito dei riti della settimana Santa di Alghero. La suggestiva settimana in preparazione della Pasqua, ieri ha raggiunto il suo culmine, un interminabile corteo, illuminato da migliaia di candele (farols) si è snodato per le principali vie del centro di Alghero sino a notte fonda. Ancora una volta il culto popolare e stato grandissimo, tanta donne hanno sfilato in corteo, tanti uomini, in una serata tiepida, fra due ali di folla imponente. La “Setmana Santa” di Alghero ha dimostrato tutta la sua grandiosità. Organizzata meticolosamente dalla Confraternita della Misericordia, con il Patrocinio della Regione Sardegna, dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, della Diocesi e dal Comune di Alghero, la solenne ritualità nel tempo diventa sempre più attraente. Scevra da spettacolarizzazioni che ancora ad Alghero non sono attecchite, i fedeli e la popolazione hanno partecipato in Religioso silenzio, rotto dalle preghiere di chi seguiva i Simulacri Sacri in corteo. D’effetto gli abiti Catalani e Valenzani indossati per voto dagli algheresi, sono il simbolo per venerare il Crocifisso, portato a spalle nel “bressol” che custodiva Gesù morto. Tanta partecipazione, tanta religiosità, tanti turisti, tra il sacro e il profano Alghero “apre” la sua stagione turistica, e il termometro ieri sera ha dato segnali confortanti. Il centro storico pullulava di gente, tantissima con fotocamera al seguito, le lingue si incrociavano: si sentiva parlare catalano, spagnolo, inglese, tedesco, ma anche tanto italiano. Molti approfittando del lungo ponte Pasquale sono arrivati ad Alghero proprio al culmine dei riti della Settimana Santa. Per una giornata si sono lasciati da parte polemiche politiche mai come quest’anno così pepate. Sindaco di Alghero e vice al seguito dietro il feretro, accompagnati dal presidente del Consiglio Comunale e da alcuni assessori, dai vertici delle forze dell’ordine e dalle autorità Religiose. Ancora una volta, a ormai è una consuetudine consolidata nel tempo, Alghero da dimostrazione di come si gestisce un grande evento. Ci sia consentito di dire che nessuno potrà relegare a ruolo di secondo piano la Settimana Santa di Alghero, rispetto ad altri eventi nella nostra regione “riconosciuti” e incentivati, perché i primi che si opporranno a questo sono gli algheresi, fedeli a un rito e a una tradizione vecchia di centinaia di anni, tramandata nel tempo dai padri ai figli. Per una volta se si può, si eviti di perorare cause solo perché dettate da appartenenze politiche, gli algheresi politici e non hanno l’obbligo di perorare la causa del riconoscimento per Alghero di un grande evento, quello della Settimana Santa, che non è secondo a nessuno. E la paternità di questo non può essere condizionata da pensieri e da ragionamenti che vengono da destra o da sinistra, perché alla fine è un evento della città di Alghero, figlio di storia che si perde nel tempo.

Nella foto: un momento della processione di ieri



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