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Stefano Idili
30 marzo 2005
Il Lido di Alghero, uno scempio da abbattere
Nell’ultimo consiglio comunale è stato sollevato il problema dell’immobile che sorge nel Lido di Alghero. Bassu, Camboni e Sechi, tre consiglieri d’opposizione, durante il momento delle brevi segnalazioni hanno esplicitato al Sindaco Marco Tedde tutta la loro indignazione per una questione da risolvere al più presto

ALGHERO - «È vergognosa come appare quella costruzione sia fuori che dentro e, probabilmente, alcune strutture aggiunte all’immobile originario sono state costruite abusivamente». Bassu, Camboni e Sechi, tre consiglieri del centro-sinistra, hanno portato alla luce, durante l’ultima seduta consiliare, quello che oramai è diventato un grave problema per una città turistica qual’è Alghero: l’immobile del Lido. Da tempo numerosi cittadini lamentano e si domandano come è possibile che nella spiaggia principale della Riviera del Corallo sorga ancora una struttura così ingombrante, pericolante in più punti e, così si dice in giro, gestita ai limiti del grottesco. «E’ inutile fare delle importanti opere che poi vanno a scontrarsi con delle brutture qual’è diventato il Lido. Si deve verificare – ha detto Camboni - quali erano le volumetrie originarie, con documenti cartografici alla mano, rispetto a quello che, ad oggi, è stato edificato». Il consigliere Isio Camboni senza mezzi termini ribadisce quello che per lui l’immobile del Lido rappresenta, cioè un «vero scempio per Alghero e per gli algheresi, ed intendo dire, sia quello che è stato fatto e che si sta continuando a fare in quella vitale zona di Alghero. Ci sono montagne di mondezza, derivante da misteriosi lavori di muratura, che creano un deturpamento ambientale vergognoso» e inoltre sottolinea, rivolgendosi al Sindaco, che «la concessionaria, cioè il Comune, deve legittimare e controllare il concessionario, l’attuale gestore del complesso, in tutte le azioni che quest’ultimo effettua su une bene demaniale, dunque non di sua proprietà». Per l’ex Sindaco Carlo Sechi il Lido deve ritornare ad essere rappresentativo per la città di Alghero, sia in termini di sviluppo turistico che di utilizzo indigeno. «In quella struttura – ha evidenziato Sechi - si sono fatti troppi abusi e tutto ciò non è più sopportabile. E’ necessaria un´unica volontà, alzare la voce tutti insieme, maggioranza ed opposizione, dobbiamo mettere fine a quella vergogna». Il Sindaco Marco Tedde è subito intervenuto per illustrare la posizione della Giunta in merito all’importante questione sollevata dai tre consiglieri d’opposizione. «In questo caso, vista la gravità dell’argomento, che ci trova tutti uniti su un´unica direzione – ha affermato il Sindaco - sarebbe necessario che tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione, preparassero un documento unitario da mettere all’ordine del giorno in uno dei prossimi consigli, in modo che il problema venga discusso e sviscerato per poi trovare una linea comune d’azione». In conclusione, da alcune mezze frasi pronunciate all’interno dell’aula consiliare, comunque si percepisce che il Comune ha preso dei provvedimenti e chi di dovere, cioè la Polizia Municipale, sta verificando la posizione dell’attuale gestore rispetto agli immobili che sorgono nel Lido di Alghero.
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