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S.A.
21 gennaio 2012
Equitalia: le richieste al Governo Monti
Il presidente Cappellacci difende l´operato della Regione nel tentativo di alleggerire un sistema di riscossione che ha messo in ginocchio centinaia di imprese sarde. Chiesto lo stato di crisi

CAGLIARI - «La Regione sta seguendo con la massima attenzione le problematiche delle imprese indebitate con Equitalia e, nel rispetto delle norme vigenti, sta portando avanti in modo deciso ogni azione che possa condurre, attraverso soluzioni condivise, a un alleggerimento del sistema di riscossione». È quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci e dal vice presidente e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, in merito alle proteste su Equitalia.
Cappellacci e La Spisa spiegano di voler procedere con il rifinanziamento per il 2012 - alla delibera di Giunta 23/3 del 12 maggio 2011 - che prevedeva interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia. Tra queste, i due esponenti dell'esecutivo regionale, parlano «di riscontri già positivi su alcune misure, come la disposizione che in caso di dilazione del pagamento non si proceda a iscrizione ipotecaria salvo che il debitore non sia moroso per due rate consecutive, adottate dal Governo Monti proprio su indicazione del presidente della Regione Sardegna».
«Si sta lavorando - spiega Cappellacci - ad una proposta di disegno di legge che modifichi l’articolo 9 dello Statuto in modo funzionale ad assicurare la riscossione dei tributi anche in forma compartecipata». Il presidente aggiunge che sono state inoltrate al Governo altre due richieste: «la dichiarazione dello stato di crisi ai sensi dell’articolo 2 della legge 99 del 2009 e la sospensione delle azioni esecutive in atto ai sensi dell’articolo 19 del decreto del Presidente della Repubblica 603 del 1972 e dell’articolo 51 comma secondo dello Statuto Speciale». «Sono allo studio – concludono presidente e vice presidente - una serie di altre iniziative che possano restituire ossigeno alle imprese sarde attraverso un perfezionamento degli strumenti di accesso al credito già avviati dalla Giunta in questi anni».
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