S.A.
2 marzo 2012
Bando regionale per le imprese artigiane
Il totale delle erogazioni messe a disposizione dal bando, quasi due miliardi di euro, muoverà in totale un monte di investimenti per circa 8 milioni di euro, che rappresentano un boccata d’ossigeno per il settore

CAGLIARI - E' stato approvato dalla Regione Sardegna il finanziamento di quasi due miliardi di euro - precisamente 1.815.491,68 - come contributi alle imprese. Dall'Assessorato guidato da Luigi Crisponi è stato fornito l’elenco di 43 aziende che hanno superato il penultimo bando della legge regionale 9 del 2002. Al Banco di Sardegna - ente preposto all’erogazione dei fondi -, è stato dato mandato, per l’istruttoria di ulteriori pratiche e lo scorrimento di altre 60 posizioni della graduatoria con l’utilizzo dei fondi residui a disposizione per il bando (che ammontano a circa € 2.328.000,00).
Il totale delle erogazioni messe a disposizione dal bando muoverà in totale un monte di investimenti per circa 8 milioni di euro, che rappresentano un boccata d’ossigeno per il settore. «Il provvedimento – spiega l’assessore regionale Luigi Crisponi – è un’ulteriore dimostrazione dell’impegno posto in essere dall’assessorato per la velocizzazione dell’iter di spesa delle risorse, venendo incontro alle esigenze del settore commercio che soffre di una crisi congiunturale senza precedenti». Una situazione analizzata in profondità nel confronto di gioevdì con i rappresentanti delle associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, e con quelli delle tre principali sigle sindacali, Cgil, Cisl e Uil.
Nel corso dell’incontro utile a concordare linee strategiche comuni, è stato messo in rilievo come legge 9 sia attualmente, insieme alle agevolazioni per i Centri commerciali naturali, un proficuo strumento per alleviare le sofferenze del comparto e tutelare le aziende isolane di settore, specie quelle del commercio di vicinato, ma anch’esso è migliorabile e da adeguare secondo le mutate condizioni del settore, anche all’indomani dei processi di innovazione e liberalizzazione innescati dal decreto Monti.
|