S.A.
14 marzo 2012
"Santissima Annunziata" festeggia la patrona
Il 24 marzo un concerto-preghiera nella cappella al settimo piano per la solennità della patrona dell´ospedale sassarese. A celebrare la funzione religiosa sarà l’arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei

SASSARI - L’ospedale civile di Sassari si appresta a celebrare la solennità della patrona, la “Santissima Annunziata”. Quest’anno, poiché la festa cade la domenica 25 marzo, i festeggiamenti si svolgeranno nella giornata di lunedì 26 marzo.
A celebrare la solennità sarà l’arcivescovo di Sassari, padre Paolo Atzei. La festa patronale del nosocomio cittadino rappresenta una delle funzioni religiose più attese e sentite nell’ambito della Asl turritana.
La santa messa della "SS. Annunziata" verrà officiata nella cappella dell'ospedale civile, al settimo piano, alle ore 10,30 e sarà animata dalla partecipazione del coro “Amici del canto sardo”, diretto dal maestro Tore Bulla.
La festa, oltre a rappresentare un importante appuntamento per gli operatori sanitari dell'ospedale civile di Via De Nicola e per i pazienti, è anche un appuntamento importante per tutta la cittadinanza che è invitata a partecipare. L'organizzazione della celebrazione è curata dal cappellano dell'ospedale don Orlando Ragaglia.
La festività quest’anno sarà preceduta da un altro importante appuntamento, quello del 24 marzo in occasione della “missione diocesana”. Alle 16,30, nella cappella al settimo piano, è in programma una santa messa animata dal coro della “Pastorale giovanile diocesana”. Subito dopo la celebrazione eucaristica sarà proposto un concerto-preghiera alternato da una serie di brevi letture e riflessioni.
Si è riunito inoltre nei giorni scorsi il Consiglio pastorale ospedaliero che vede la partecipazione di varie rappresentanze di medici, infermieri, impiegati amministrativi. «L’impegno – ha spiegato il cappellano, don Orlando Ragaglia – è quello di portare un contributo di idee, un afflato cristiano, suggerire motivi di fede, di umanizzazione. Insomma modificare in meglio i nostri rapporti e creare uno spirito cristiano, per portare a compimento la nostra parte umana e professionale».
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