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Red 20 marzo 2012
Sassari: Cudoni direttore Ortopedia
Nei giorni scorsi ha siglato il contratto con il direttore generale dell’Asl Marcello Giannico. «Il mio obiettivo sarà restituire quello smalto e prestigio che il reparto, l’Ortopedia dell’ospedale civile di Sassari, ha avuto in passato»
Sassari: Cudoni direttore Ortopedia

SASSARI - «Il mio obiettivo sarà restituire quello smalto e prestigio che il reparto, l’Ortopedia dell’ospedale civile di Sassari, ha avuto in passato. Non solo, punterò anche a rimodernare l’approccio all’attività ortopedica e traumatologica e a ridurre la degenza media pre e post operatoria». Sono soltanto alcuni degli obiettivi del nuovo direttore della struttura complessa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale Santissima Annunziata, Francesco Cudoni (nella foto), che nei giorni scorsi ha siglato il contratto con il direttore generale dell’Asl Marcello Giannico. La sua nomina rientra all’interno dell’attività che vede la direzione aziendale impegnata a eliminare le precarietà gestionali, attraverso l’identificazione dei responsabili delle varie strutture aziendali.

Francesco Cudoni, 50 anni di Arzachena, con una esperienza ventennale alle spalle, arriva direttamente dalla realtà gallurese, dove ricopriva l’incarico di dirigente medico nella struttura complessa di Ortopedia e traumatologia dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Olbia, diretta da Giuseppino Mela. Cudoni era anche responsabile della struttura semplice di Chirurgia della mano, all’interno del dipartimento di Chirurgia del nosocomio olbiese. La realtà sassarese è complessa e l’ospedale ha una attività rivolta all’emergenza-urgenza, con una prevalenza per le patologie traumatiche. È anche un ospedale di riferimento per il territorio del nord Sardegna, per la presenza del reparto di Neurochirurgia.

«La nostra attività ci vedrà impegnati a trattare diverse patologie – riprende Francesco Cudoni – e sarà mio compito attivare un day hospital e un day service. Dobbiamo raggiungere una riduzione dei tempi di attesa per la realizzazione dell’intervento chirurgico e garantire la minore degenza del paziente nel post operatorio. È un obiettivo che necessita di tempi non brevi – prosegue – però è anche quello che chiede l’utenza e che fa parte degli obiettivi ministeriali». Un lavoro che necessita anche di un supporto. «Ho avuto garantito il sostegno da parte della direzione generale e sanitaria – afferma Francesco Cudoni – per far diventare l’Ortopedia e traumatologia strategiche nello scenario aziendale».

Un impegno importante in termini di risorse umane e strumentali per garantire efficienza e qualità a un reparto che, sino a qualche tempo fa, vedeva divise le aree dell’Ortopedia e della Traumatologia. «Adesso – riprende il neo direttore – si è realizzata la volontà di riunificare sotto un’unica direzione le discipline dell’ortopedia e della traumatologia». Numerose poi le novità che il direttore della struttura complessa del quinto piano del Santissima Annunziata intende introdurre: «Ci occuperemo, in prima battuta, del trattamento ottimale della patologia traumatica – afferma – e a breve si partirà con maggior vigore con la chirurgia protesica, dell’anca, del ginocchio, artroscopica, della mano e della colonna, che sono stati sempre i campi elettivi di interesse storico di questo reparto in passato».

Sono in arrivo anche nuove metodiche che caratterizzano la moderna traumatologia: «Metteremo particolare attenzione all’innovazione, con tecniche moderne e strumentari mininvasivi, artroprotesi a maggior durata, con l’impiego della ‘tissue sparing surgery’ e applicazione di placche secondo concetti mininvasivi e a minor danno tissutale. Si aggiungono quindi le ricostruzioni microchirurgiche della mano, della spalla, della colonna sempre con approcci mininvasivi», dice il direttore di Ortopedia e traumatologia. Il chirurgo arriva dall’esperienza gallurese, «una tra le realtà più all’avanguardia in Italia per il trattamento delle patologie muscolo scheletriche. Sono fiducioso di fare bene e portare a uno stato di eccellenza questo reparto. Sento il peso di lavorare in una struttura che ha avuto uno tra i migliori ortopedici, Francesco Sotgiu, gallurese come me, che è stato anche un maestro».

Tra gli impegni del neo primario di Ortopedia e traumatologia anche quello di aprire un confronto con l’Università di Sassari: «Auspico una buona integrazione con il reparto delle cliniche – dice Cudoni – oltre che con i reparti degli ospedali di Alghero e Ozieri, quindi con gli operatori della riabilitazione». Saranno anche promossi incontri di aggiornamento con gli specialisti e i medici di medicina generale, finalizzati all’aggiornamento culturale e scientifico su tutte le attività che vengono svolte in reparto. L’obiettivo è anche quello di valorizzare al meglio le risorse umane e le professionalità presenti, «magari con un incremento dell’organico che non è ancora del tutto adeguato al lavoro che ci proponiamo di svolgere. Quello del chirurgo è un lavoro di equipe e non si può fare a meno dei collaboratori», conclude Francesco Cudoni.



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